Aspi investe 21,5 miliardi per le autostrade del futuro

L'ammodernamento non si limita solo all'adeguamento agli standard normativi ma prevede anche l'utilizzo di materiali di ultima generazione e tecnologie avanzate

di Redazione Economia
ASPI, Firenze Sud Incisa
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Aspi, 21,5 miliardi per le autostrade del futuro

Nel 2024, la rete autostradale nazionale festeggerà il suo centenario. È interessante notare che l'Autostrada del Centenario, conosciuta come l'Autolaghi Milano-Varese (inaugurata il 21 settembre 1924 alla presenza di Re Vittorio Emanuele III), ha recentemente conquistato un nuovo primato. Dal 25 settembre scorso, la A8 Milano Laghi è diventata la prima autostrada a cinque corsie della Penisola, nel tratto tra la barriera di Milano Nord e l'interconnessione con l'Autostrada A9 Lainate-Como-Chiasso. Si tratta di circa 4,4 chilometri di infrastruttura al servizio della città metropolitana di Milano e dei distretti produttivi che caratterizzano l'area. Lo riporta Il Sole 24 Ore. 

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Dall'installazione della prima pietra fino ai giorni nostri, la rete autostradale italiana, con oltre 6.000 chilometri a pedaggio, di cui circa il 50% è gestito dal principale operatore, Autostrade per l'Italia (Aspi), è diventata l'elemento portante del sistema produttivo e dei consumi nazionali. Questo è confermato dai numeri, poiché oltre l'80% degli addetti alla manifattura sul territorio nazionale si trova entro i 20 chilometri dal casello autostradale più vicino, e percentuali simili si osservano anche per gli addetti ai settori trasporti e magazzinaggio. In particolare, il 130% delle attività produttive del Paese è situato in un raggio di 5 chilometri dai caselli autostradali, mentre circa il 147% della popolazione risiede entro i 10 chilometri da uno svincolo di accesso alla rete. Le autostrade sono dunque un bene strategico e rappresentano un pilastro fondamentale per la logistica del Paese.

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Tuttavia, la rete autostradale italiana è ora soggetta a sfide significative. Con circa 5 milioni di veicoli che entrano ogni giorno nel sistema autostradale italiano, si genera un flusso medio sulle tratte superiore ai 40.000 veicoli, con picchi di oltre 100.000 veicoli al giorno. La congestione durante le ore di punta è diventata insopportabile, e questo ha spinto Aspi a lanciare un piano di investimenti pluriennale da 21,5 miliardi di euro per il potenziamento e la modernizzazione della rete di sua competenza.

L'ammodernamento non si limita solo all'adeguamento agli standard normativi e costruttivi più recenti ma prevede anche l'utilizzo di materiali di ultima generazione e tecnologie avanzate. Questo intervento mira a non solo prolungare la vita utile delle infrastrutture di altri 50 anni, ma rappresenta anche un'opportunità per contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti, con progetti innovativi come le stazioni di servizio alimentate dall'energia cinetica delle auto, sperimentate da Aspi lungo l'Autostrada del Sole (A1).

Inoltre, il libro verde distribuito con Il Sole 24 Ore, frutto di collaborazioni tra primari operatori del settore, attori del sistema economico e accademici, si propone di contribuire al dibattito sulle decisioni e gli investimenti necessari per accompagnare la transizione energetica e modernizzare le autostrade italiane. In sintesi, le conclusioni del libro indicano che la rete autostradale svolge un ruolo insostituibile, richiedendo un impegno congiunto per rinnovare le infrastrutture e sviluppare la filiera dei diversi vettori energetici. Le autostrade giocano, inoltre, un ruolo significativo nei processi di innovazione tecnologica e decarbonizzazione, contribuendo a un percorso virtuoso di sostenibilità e efficienza.

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