Aumento pensioni minime 2022, la tabella INPS

Pensioni minime più corpose a partire da gennaio 2022: ma a quanto ammontano gli aumenti? E chi ne può beneficiare? Il punto nella tabella Inps

Economia
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Aumento pensioni minime a partire dal 2022: ultime novità

Il 2022 si è aperto all'insegna di molte sorprese: una di queste la rivalutazione delle pensioni minime. Se infatti fino a dicembre 2022 l'importo della pensione minima era di 515 euro, dal primo gennaio salirà a 524 euro.  Il motivo? L'Inps intende tutelare i pensionati più a rischio, che a causa dell'aumento del costo della vita e della diminuzione del potere d'acquisto, si trovano ora in difficoltà.

Ma come avviene l'adeguamento delle pensioni? Secondo quanto spiega Proiezionidiborsa.it il parametro di riferimento è la variazione percentuale dell’indice medio dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, che viene rilevato dall’Istat, con riferimento al valore medio dell’anno precedente.

Pensioni minime in aumento: chi ne può beneficiare

Così, nel 2022 l’Inps pagherà pensioni minime aumentate. La rivalutazione dell’1,7%, operante dal primo gennaio 2022, è tuttavia provvisoria. Questo perché effettuata in assenza dei dati relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2021: quindi, l’Inps effettuerà dei conguagli a gennaio 2023, sottolinea Proiezionidiborsa.it

Inoltre, l’aumento in questione non sarà uguale per tutti, ma secondo uno schema. Così spiega Proiezionidiborsa.it:  al 100%, cioè con rivalutazione all’1,7%, per le pensioni di importo fino a quattro volte il trattamento minimo; poi al 90% (1,44%) per le pensioni di importo compreso tra quattro e cinque volte il trattamento minimo; ed infine al 75% (1,2%) per le pensioni oltre cinque volte il trattamento minimo. L’integrazione al minimo spetta a coloro che hanno redditi inferiori a determinate soglie. Queste ultime sono differenti a seconda della data di decorrenza della pensione.

Aumento pensioni minime, i riferimenti Inps

Ecco allora i valori di reddito richiesti per accedere alla pensione minima 2022: secondo quanto spiega il sito online Proiezionidiborsa.it in caso di decorrenza del trattamento a partire dal primo gennaio 1995, è previsto un limite di 13.619,58 euro, ciò, in caso di soggetto non coniugato o legalmente separato. Il limite è elevato a 27.239,16 euro per i soggetti coniugati; se la pensione decorre dal primo gennaio 1994 al 31 dicembre 1994, il limite è di 619,58 euro, per il soggetto non coniugato. Per il coniugato, invece- conclude Proiezionidiborsa.it, è di euro 34.048,95 euro; in caso di decorrenza della pensione per i periodi fino al 31 dicembre 1993, il limite è unico ed è pari a 13.619,58 euro.

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