Baladin pronta a quotarsi in Borsa: lanciata una campagna di crowdfunding
Il birrificio cuneese vuole raccogliere cinque mln di euro
Baladin cerca nuovi investitori
Baladin, il birrificio cuneese famoso per le sue birre artigianali, si prepara ad accogliere nuovi investitori aprendo il proprio capitale e valutando contemporaneamente la possibilità di quotarsi in Borsa nei prossimi anni. Ieri mattina, il gruppo ha lanciato la fase preliminare di una campagna di equity crowdfunding chiamata "Beer Revolution", con l'obiettivo di raccogliere fino a 5 milioni di euro. Secondo quanto riportato da Milano e finanza, se l'aumento di capitale avrà successo, la diluizione totale dei tre principali azionisti - la famiglia Musso (70%), il fondatore di Eataly Oscar Farinetti (16%) e il management (14%) - sarà di circa il 10%. Questo è un primo passo verso una possibile quotazione in Borsa entro i prossimi cinque anni, un obiettivo ambizioso per Baladin.
LEGGI ANCHE: Anche la birra artigianale Made in Italy ha il suo Consorzio di tutela
Baladin è stato il primo birrificio a produrre una birra completamente italiana, utilizzando una filiera agricola nazionale integrata. L'azienda punta a raggiungere entro il 2028 ricavi per 50 milioni di euro, con un tasso di crescita annuo medio del 22% e un margine lordo del 25%. La produzione prevista è di 100.000 ettolitri all'anno, con due siti produttivi a Piozzo e Bernareggio.
La campagna di equity crowdfunding fa parte di un ampio progetto di sviluppo che mira a creare un ciclo sostenibile dell'acqua entro il 2028, attraverso la costruzione di un pozzo e l'avvio di Open Hub, il primo birrificio condiviso in Italia. Questo progetto prevede anche lo sviluppo della strategia di marketing e comunicazione, l'espansione sui mercati internazionali e il potenziamento della struttura manageriale. L'obiettivo principale è quello di garantire l'autonomia del birrificio nella gestione dell'acqua, utilizzando risorse idriche sostenibili e riciclando le acque di scarto per irrigare i campi circostanti.
LEGGI ANCHE: Baladin: filiera integrata e scarto zero, scelte di sostenibilità
Il recentemente acquisito stabilimento di Bernareggio diventerà la sede di Open Hub, coinvolgendo altri cinque birrifici artigianali italiani. Questa iniziativa contribuirà a garantire standard qualitativi elevati, disponibilità del prodotto e una rete di vendita dedicata.