Banca d'Italia vendesi, Intesa e Unicredit cedono quote per oltre 90 milioni

Dopo che la manovra ha messo un tetto al 5% al possesso delle quote di Via Nazionale da parte di un singolo soggetto, Intesa e UniCredit iniziano la discesa

Carlo Messina e Andrea Orcel
Economia
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Intesa e UniCredit vendono per 90 milioni 3.500 quote del capitale della Banca d'Italia

Grandi manovre di inizio anno nel capitale della Banca d'Italia con Intesa Sanpaolo e UniCredit che iniziano a ridurre con decisione le loro quote in vista dell'obiettivo, ancora lontano, di portarle sotto il nuovo tetto massimo del 5% del capitale, stabilito dalla legge di bilancio, che dovrà essere recepito a breve da una modifica statutaria di via via Nazionale.

Secondo quanto riferisce l'agenzia Radiocor, il gruppo guidato da Carlo Messina è riuscito a cedere oltre 3mila quote a gennaio rispetto all'ultima fotografia scattata a fine dicembre così come la banca amministrata da Andrea Orcel che ne ha vendute poco più di 500 per un incasso complessivo di oltre 90 milioni (77,4 milioni Intesa e 13,3 milioni UniCredit).

Compra il Credito Sportivo. Crescono anche la Popolare di Puglia e Banca Ifis

Protagonista, in acquisto, è il Credito Sportivo, che arrotonda la sua partecipazione e scala posizioni entrando nella top 20 dei partecipanti al capitale di via Nazionale.La banca pubblica presieduta da Andrea Abodi, secondo l'ultimo aggiornamento allo scorso 26 gennaio, detiene 4.800 quote del capitale rispetto alle 3.400 quote registrate a fine 2021. L'incremento, quindi, è di 1.400 quote che al prezzo di 25mila euro l'una equivale ad un investimento di 35 milioni. La partecipazione cresce quindi di circa lo 0,5% dall'1,13 all'1,6% del capitale.

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La banca pubblica già all'inizio del 2021, come si legge nell'ultimo bilancio pubblicato, aveva arrotondato la partecipazione acquistando 1.200 quote per un esborso di 30 milioni. In evidenza, tra gli altri acquirenti di inizio 2022, la Popolare di Puglia e Basilica che raddoppia la partecipazione da 1.000 a 2.000 quote staccando quindi un assegno da 25 milioni e Banca Ifis che investe 20 milioni per acquistare 800 quote e salire allo 0,6% del capitale di via Nazionale. 

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