Banca Ifis sposta la holding in Svizzera, il titolo brilla a Piazza Affari

Per gli analisti il trasferimento de La Scogliera, l'azionista di controllo del gruppo, ottimizzerà la situazione patrimoniale dando visibilità al dividendo

Economia
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Banca Ifis, la famiglia Furstenberg s'impegna a migliorare la posizione di capitale dell'Istituto e il mercato apprezza la mossa 

Banca Ifis, guidata dal manager Frederik Geertman, brilla a Piazza Affari dopo l'annuncio dello spostamento de La Scogliera, l'azionista di controllo del gruppo e titolare del 50,5% del capitale, che ha trasferito la sede legale in Svizzera: a metà mattinata le azioni salgono del 3,8% a 16,7 euro. Ieri, a mercati chiusi, è stato annunciato che l'operazione sarà completata entro fine gennaio.

"Il trasferimento della sede legale di La Scogliera nasce da motivazioni personali del presidente e consente, tra l'altro, di mantenere la promessa fatta ad aprile 2019 per la quale si sarebbe individuata un'operazione alternativa alla fusione inversa di La Scogliera in Banca Ifis con effetti equipollenti dal punto di vista prudenziale", ha spiegato il vice presidente di Banca Ifis, Ernesto Furstenberg Fassio. L'amministratore delegato Frederik Geertman comunicherà i benefici netti dell'operazione e gli effetti attesi in occasione della presentazione piano industriale 2022-2024, prevista per febbraio. In ogni caso, "l'istituto mantiene inalterata la sua presenza in Italia". 

Da parte degli di Equita l'apprezzamento è stato immediato: pur continuando a raccomandare cautela  hanno infatti alzato il target di prezzo del 10% a 19,4 euro. "L'autorizzazione al trasferimento de La Scogliera in Svizzera è particolarmente rilevante per Ifis, in quanto avrà l'effetto di ottimizzarne i requisiti patrimoniali, con il perimetro di consolidamento regolamentare che sarà quindi determinato a livello di Ifis e non più, come accaduto fino ad ora, a livello della holding", hanno spiegato gli esperti. Da ricordare che Ifis nel terzo trimestre 2021 aveva riportato un CET1 dell'11,4% con il consolidamento prudenziale in La Scogliera, che sarebbe però stato del 16,2% considerando solo il perimetro della banca.

"Sebbene il management di Ifis abbia già escluso distribuzioni straordinarie di capitale, un CET1 in area 16% permetterà di superare definitivamente l'incertezza relativa all'adeguatezza della dotazione patrimoniale per sostenere la crescita e al tempo stesso di dare maggiore visibilità al dividendo per i prossimi anni: lo yield medio in area stimato è del 6,5%", hanno commentato ancora gli esperti sottolineando che l'operazione "conferma l'impegno della famiglia Furstenberg di migliorare la posizione di capitale della banca", trovando soluzioni alternative alla fusione inversa tra Ifis e La Scogliera che avrebbe portato a una diluizione nel controllo della società"