Banco Bpm cerca rifugio nell'Agricole: il blitz francese contro l'Opa di Orcel

Il numero uno di Piazza Meda, Giuseppe Castagna, studia la carta transalpina per fuggire dall'Opa "ostile" di Unicredit. In campo anche Bnp Paribas

Giuseppe Castagna, amministratore delegato Banco Bpm 
Economia
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Bpm, pronto il blitz di Agricole? Verso il dialogo con Parigi su una possibile integrazione. Rumors 

I rumors insistenti di un possibile blitz di Unicredit su Piazza Meda spingono il numero uno di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, sempre più vicino al Ceo di Credit Agricole Giampiero Maioli. L'ad del Banco starebbe infatti spingendo l'acceleratore sul m&a col la banque verte, sfuggendo così all'Opa “ostile” di Andrea Orcel. Non è infatti un mistero che Piazza Gae Aulenti sia alla ricerca di un consolidamento domestico dopo il nulla di fatto su Monte dei Paschi e il tentativo sulla russa Otkritie Bank. A svelare lo studio della carta francese da parte del Banco è Milano Finanza.

Secondo il quotidiano economico, dopo il convegno annuale organizzato da Assiom Forex a Parma, “nella City milanese c'è chi scommette che nelle prossime settimane”, Maioli e Castagna “potrebbero tornare a incontrarsi”. In realtà, sottolinea MF, “l'ipotesi di un'integrazione non è nuova essendo stata studiata a fondo nell'autunno del 2020, quando il cantiere si arenò su spinose questioni di governance e di rebranding”. Oggi però, secondo diversi osservatori, “il contesto è cambiato e le condizioni per far ripartire il dialogo ci sono”. Credit Agricole è già partner di Banco Bpm in Agos, joint venture del credito al consumo, una business combination in Italia sarebbe di fatto in linea con i piani della stessa banca dopo essere stata scavalcata da Bper nell'Opa su Carige.

Al netto di ciò, nelle prossime settimana potrebbe quindi riaprirsi il dialogo con Parigi su un'integrazione. Una mossa che permetterebbe al numero uno di piazza Meda Giuseppe Castagna di sottrarsi alla morsa di Unicredit e alla possibile Opa. Anche se, va detto, il mercato non vede più le condizioni “giuste” per un blitz. “Gli analisti ritengono infatti che a Piazza Gae Aulenti non convenga muoversi adesso, con le azioni Banco Bpm cresciute dell'11,46% solo nell'ultimo mese” sottolinea MF. “L'esborso per aggiudicarsi la preda risulterebbe impegnativo, specie se rapportato ad alcuni indicatori, come la rwa density, a cui un deal maker come Orcel è certamente attento”, continua il quotidiano economico.

La pista principale da seguire per il Banco sembra quindi essere quella del colosso creditizio francese. Anche se, al momento, dal numero uno dell'Agricole Maioli non si vedono segnali di apertura. In una recente intervista sul dossier m&a ha tagliato corto così: “Non abbiamo alcun dossier aperto”. Infine, secondo MF, non sarebbero da escludere anche altre operazioni: sul mercato si mormora per esempio di un “possibile interessamento di Bnp Paribas che già negli anni scorsi aveva valutato una crescita in Nord Italia”.

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