Banco Bpm, i sindacati protestano: "Trattativa sul welfare in un limbo"

La nota del Coordinamento sindacale

di Redazione
(foto Lapresse)
Economia

Banco Bpm, i sindacati protestano: "Dopo mesi di trattative nessun accordo sul welfare"

Insoddisfazione per il Coordinamento del Gruppo Banco Bpm Fabi, First Cisl, Fisac/ Cgil, Uilca, Unisin. Si legge in una nota diramata ieri venerdì 2 febbraio: “In questi giorni avremmo dovuto assistere idealmente alla conclusione delle trattative riguardanti accordo vap, accordo di percorso welfare volto principalmente ad armonizzare le disparità nell’ambito assistenziale e previdenziale, giornate di solidarietà̀, formazione finanziata, prestazioni accessorie Fondo Banco Popolare, agibilità̀ ed aspettavamo una proposta economica da parte aziendale oltre che sul percorso welfare anche sul vap”.

Tuttavia, “sembra che il premio di produttività̀ sia rimasto intrappolato in un limbo di indifferenza”, scrivono il Coordinamento che puntail dito nei confronti di Roberto Speziotto, direttore delle risorse, a cui viene contestato di non “impegnarsi” adeguatamente “nella ricerca di soluzioni equilibrate persistendo nell’immobilismo” e “mantenendo l’importo invariato a 1.500 euro”, non tenendo conto – sempre secondo il coordinamento - del ruolo cruciale che i lavoratori hanno avuto negli ottimi risultati raggiunti dalla banca”.

Il Coordinamento sottolinea “il paradosso” che se “da un lato questa azienda non fa passi sul premio dall’altro organizza riunioni con i capi filiali alla presenza di tutta l’alta dirigenza preannunciando budget altissimi chiedendo di convincere i propri collaboratori a vendere ancora di più per permettere alla banca di continuare il percorso stand alone”.

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