Banco Bpm studia l'M&A con l'Agricole: il titolo rimbalza a Piazza Affari

Il titolo di piazza Meda sotto i riflettori di Piazza Affari: torna in campo l'ipotesi di una possibile aggregazione con il Credit Agricole

Economia
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Banco Bpm, pronto il blitz di Agricole? Rumors sempre più insistenti. Il titolo chiude sopra il 2% 

Il titolo di piazza Meda sotto i riflettori di Piazza Affari in una giornata dove torna in campo l'ipotesi della carta transalpina. Il mercato si domanda infatti se il numero uno di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, starebbe davvero valutando un'aggregazione con il Credit Agricole, fuggendo così all'Opa ostile di Unicredit. I titoli chiudono la seduta in rialzo del 2,17% a 3,151 sulla scia del rimbalzo dei listini e del settore bancario dopo il tonfo della vigilia.

L'istituto, considerato da tempo nel mirino di UniCredit, che nelle ultime settimana avrebbe accarezzato l'idea di lanciare un'Opa, secondo indiscrezioni potrebbe d'altra parte tornare a studiare un'aggregazione con Credit Agricole Italia, operazione già esaminata circa due anni fa e poi tramontata senza alcun esito concreto. 

Le ricostruzioni degli ultimi giorni, sottolinea l'agenzia economica Radiocor, ipotizzano che il Credit Agricole in una fase iniziale faccia confluire i propri asset italiani in Banco Bpm in cambio di azioni. L'operazione sarebbe accompagnata dalla cessione a Credit Agricole del 39% di Agos e l'istituto francese si manterrebbe così, almeno in una prima fase, sotto la soglia dell'Opa. In un secondo tempo l'alleanza si concretizzerebbe anche nelle fabbriche prodotto, dalla bancassicurazione all'asset management, previo scioglimento dei legami tra Banco Bpm e Anima.

Uno scenario accolto con un certo scetticismo dagli analisti: "La fattibilità del deal dipenderebbe a nostro avviso sia dall'effettiva volontà di Credit Agricole di mantenere un soggetto quotato in Italia, sia dall'insorgere di eventuali ostacoli sul fronte politico", sottolineano da Equita. Un'operazione di questo tipo, inoltre, avrebbe "meno chance di incorporare un premio sulle valutazioni di mercato" rispetto ad esempio a un'Opa di UniCredit.

Gli esperti ritengono infine, conclude Radiocor, "altamente improbabile" lo scenario di uno scioglimento dei legami tra Banco Bpm e Anima "per i costi elevati e le relative complessita' operative". Entrambi gli istituti, interpellati, non commentano le indiscrezioni anche se fonti finanziarie sembrano escludere al momento concrete possibilità di aggregazione.

L'Agricole, in particolare, non avrebbe dossier di M&A aperti nè cessioni di asset in Italia. Lo stesso Giampiero Maioli, numero uno della banque verte in Italia, in una recente intervista al Sole 24 Ore ha sottolineato che la crescita organica "è la priorità di Credit Agricole Italia", pur ammettendo che, "come tutti gli altri player", l'istituto è attento "a valutare le opportunità che si dovessero presentare sul mercato". 

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