Bankitalia, diamanti venduti al quintuplo da Mps. Sospeso chi indagò sul caso

Avevano già cercato di farlo dichiarare pazzo e inabile al servizio. "Vietato parlare con i media”. Il sindacato scrive a Visco: “Grave”

Economia
Condividi su:

Bankitalia, diamanti venduti da Mps. Sospeso chi indagò sul caso

Riesplode il caso dei diamanti venduti da Mps ai propri clienti ad un prezzo maggiorato. L'ispettore di Bankitalia che indagò sul caso è stato sospeso dal servizio. Prima - si legge sul Fatto Quotidiano - hanno cercato di farlo dichiarare pazzo e quindi inabile al servizio. Quando i medici ne hanno stabilito la salute mentale, lo hanno demansionato. Infine, siccome si è lamentato pubblicamente del trattamento subìto, venerdì scorso, 22 ottobre, hanno aperto un provvedimento disciplinare sospendendolo da lavoro e stipendio. Il 21 novembre 2019 il Fatto Quotidiano aveva rivelato che già cinque anni e mezzo fa Bankitalia sapeva delle anomalie usate dal Monte per piazzare diamanti ai clienti.

Lo dimostrava l’esposto anonimo inviato l’8 gennaio 2016 da un “onesto impiegato di Mps” alla Vigilanza e alla filiale di Firenze di Bankitalia, alla Procura di Siena e allo stesso Montepaschi. “Il risparmiatore - prosegue il Fatto - paga 10mila euro un oggetto acquistato a meno di 2.000 e l’80% dei suoi risparmi è diviso tra banche, il broker Dpi e sponsor”, scriveva il bancario. La “colpa” dell'ispettore sospeso, spiega una nota del sindacato Falbi, sarebbe stata di essere andato troppo a fondo sulle irregolarità di Mps nelle vendite di diamanti alla clientela. Il sindacato scrive al direttore di Bankitalia Visco: "E' un fatto grave".