Bce: "Il calo dell'inflazione proseguirà. Spread dell'Italia in discesa grazie alla fiducia verso la manovra"

L'inflazione nell'area euro va verso una "stabilizzazione durevole intorno all'obiettivo del 2% a medio termine". Il bollettino economico della Bce

di Redazione

Christine Lagarde

Economia

Il calo dell'inflazione proseguirà, rischi per la crescita. Il Pil dell'area euro vede una "perdita di slancio" 

L'inflazione nell'area euro va verso una "stabilizzazione durevole intorno all'obiettivo del 2% a medio termine". Lo scrive la Bce nel bollettino economico, soffermandosi sui rischi per la crescita economica che "restano orientati verso il basso". Infatti, anche se l'economia dell'area euro è cresciuta più del previsto nel terzo trimestre dello 0,4%, "dai dati più recenti emerge tuttavia una perdita di slancio". Sempre secondo la Bce lo spread in Italia è in calo "grazie a un migliore clima di fiducia che ha caratterizzato le attese relative al bilancio". La Bce deciderà nei prossimi mesi sui tassi d'interesse "di volta in volta a ogni riunione" e "alla luce dei dati economici e finanziari più recenti". 

Il calo dell'inflazione proseguirà

L'inflazione nell'area euro, nonostante i recenti rialzi legati ai prezzi energetici, va verso una "stabilizzazione durevole intorno all'obiettivo del 2% a medio termine" grazie all'attenuarsi delle pressioni dal lato del costo del lavoro e al passato inasprimento della politica monetaria. Lo scrive la Bce nel Bollettino economico, soffermandosi sui rischi per la crescita economica che "restano orientati verso il basso". Infatti, anche se l'economia dell'area euro è cresciuta più del previsto nel terzo trimestre dello 0,4%, "dai dati più recenti emerge tuttavia una perdita di slancio".

Spread dell'Italia in calo grazie alla fiducia verso la manovra 

Fra settembre e dicembre, con le elezioni Usa e i rendimenti sui titoli di Stato americani in rialzo, sono aumentati i differenziali fra i rendimenti dei titoli francesi e tedeschi rispetto ai tassi Ois privi di rischio, mentre "gli effetti di propagazione in Grecia, Spagna, Italia e Portogallo sono stati comunque limitati, grazie a un migliore clima di fiducia che ha caratterizzato le attese relative al bilancio". Lo scrive la Bce nel bollettino economico. Inoltre "il differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato e il tasso Ois (tasso privo di rischio, ndr) si è ridotto di nove punti base per l'Italia, ampliandosi invece di quattro e sei punti base, rispettivamente, per Portogallo e Spagna".

La Bce deciderà nei prossimi mesi sui tassi d'interesse "di volta in volta a ogni riunione" e "alla luce dei dati economici e finanziari più recenti": il Consiglio direttivo "non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi". Lo ribadisce il Bollettino economico dopo il taglio dei tassi di dicembre e di fronte ad attese per i prossimi mesi che scontano una riduzione di un punto pieno entro l'estate 2025. 

 

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