Bending Spoons acquisisce WeTransfer e taglia il 75% del personale

Oltre 350 persone rischiano di perdere il posto, in quello che non è solo un licenziamento di massa, ma una strategia precisa dell'unicorno italiano

di Redazione Economia
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CEO di Bending Spoons Luca Ferrari
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L'italiana Bending Spoons si prepara a licenziare il 75% dei dipendenti di WeTransfer

Bending Spoons colpisce ancora. L'unicorno italiano, guidato da Luca Ferrari, ha confermato l’intenzione di tagliare il 75% dei dipendenti di WeTransfer, la piattaforma di trasferimento file che ha acquisito lo scorso giugno. Oltre 350 persone rischiano di perdere il posto, in quello che non è solo un licenziamento di massa, ma una strategia precisa, lucida, perfettamente in linea con il modus operandi di Bending Spoons: acquisire, ridimensionare, riformare. Senza pietà.

Non è la prima volta che Ferrari brandisce la scure. Lo aveva già fatto con Evernote, Filmic e Meetup, tutte aziende inglobate e poi brutalmente ristrutturate. Il messaggio è chiaro: quando si entra nell’universo di Bending Spoons, non si può essere certi di restare. La visione è quella di un team “più piccolo e specializzato”, pronto a massimizzare il potenziale inespresso dell’azienda acquisita. Il superfluo viene tagliato via, con una precisione chirurgica.

C’è chi potrebbe vedere in tutto questo un segnale di efficienza spietata, un esempio di leadership pragmatica che non ha paura di prendere decisioni impopolari. E poi c’è chi, comprensibilmente, ci vede solo un massacro occupazionale. Ma la realtà è che Bending Spoons non è nuova a queste dinamiche. Non è una risposta alla crisi del tech, non è una mossa disperata. È il loro marchio di fabbrica.

La retorica è quella tipica del Ceo moderno, che vede nei licenziamenti non un fallimento, ma una scelta strategica. "Una volta che la visione è chiara", ha dichiarato Ferrari, "cerchiamo di colmare il divario tra lo status quo e la visione il più rapidamente possibile." Tradotto: se non sei parte della visione, sei parte del problema. La ristrutturazione non è un semplice taglio di costi, è un ridisegno radicale dell’organizzazione, una mossa calcolata per rendere l'azienda più efficiente, più agile, più redditizia.

“Quando rileviamo un’azienda, dedichiamo settimane o mesi a studiarla nel dettaglio, esaminando ogni aspetto: organizzazione, tecnologia, esperienza utente, monetizzazione, marketing, e così via – spiega Ferrari – Una volta chiara la visione, cerchiamo di colmare il divario tra lo stato attuale e la visione nel modo più rapido e completo possibile. Di solito, questo comporta l’apportare cambiamenti significativi a molte aree, inclusa l’organizzazione. Sebbene non ci piaccia prendere decisioni dolorose o impopolari, siamo pronti a farlo quando crediamo che sia la scelta giusta per far prosperare l’azienda.

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WeTransfer, azienda fondata nel 2009 ad Amsterdam per il trasferimento di file, sembrava un gigante intoccabile. Ma agli occhi di Bending Spoons, era un’altra creatura da plasmare. E così, dopo l’entusiasmo iniziale per l’acquisizione, è arrivata la doccia fredda. “In questo caso specifico, la visione che abbiamo sviluppato è quella di una struttura di WeTransfer più piccola e più focalizzata, che riteniamo meglio posizionata per garantire il successo dell’azienda con una visione a lungo termine – conclude Ferrari –