Benzina in aumento, fare il pieno è un massacro. E il governo: "Non possiamo farci niente"
Il prezzo della benzina è ai massimi da circa sei mesi. I motivi sono molteplici e il governo preferisce tirarsene fuori
La benzina costerà sempre di più, prezzi ai massimi da 6 mesi
Secondo l'Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese, il costo medio della benzina self in autostrada si attesta a 1,987 euro al litro, mentre quello del gasolio è di 1,907 euro. Tuttavia, tuonano associazioni di categoria e cittadini, molte pompe di benzina in Italia stanno superando la soglia dei 2 euro al litro, specialmente lungo le autostrade e non solo per il "servito". Questi prezzi rappresentano i livelli più alti registrati negli ultimi sei mesi, e gli esperti avvertono che potrebbero continuare ad aumentare.
Alla base di questa “crisi” vi sono sicuramente gli aumenti delle materie prime. Il prezzo del greggio ha superato i 90 dollari al barile nelle quotazioni di Londra, il quale rappresenta un aumento del 20% rispetto ai minimi registrati all'inizio di dicembre. In questo periodo, gli automobilisti italiani hanno subito un aumento del 7% per la benzina e del 5% per il diesel.
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Il peggio, dunque, potrebbe ancora arrivare, soprattutto considerando l'inevitabile aumento della domanda legato ai viaggi primaverili ed estivi. Il prezzo dei carburanti è salito in tutta Europa. Ma in Italia a pesare ulteriormente ci sono Iva e accise che rappresentano il 56% del prezzo finale. Ecco perché le associazioni di consumatori tornano a chiedere il taglio delle accise. Mentre il Mimit è al lavoro per rivedere la norma (bocciata dal Consiglio di Stato) sull’obbligo per i gestori di esporre il prezzo medio regionale dei carburanti.
Le associazioni di categoria e i gruppi di consumatori sono in agitazione e chiedono interventi per frenare l'aumento dei prezzi di benzina e gasolio, cosa che ha un effetto a catena sui costi dei beni trasportati, con particolare riferimento agli alimentari. In Italia, l'80% delle merci è ancora trasportato su strada.
Anche i partiti di opposizione criticano il governo per la sua inerzia, con il Movimento Cinque Stelle che denuncia un "salasso ormai strutturale" e Azione che ricorda la mancata promessa del taglio alle accise da parte del vicepremier Matteo Salvini.
Ma, nei giorni scorsi, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha chiarito: “È evidente che il prezzo della benzina non dipende dalle decisioni del governo”, aggiungendo che “esiste già una disposizione che in relazione a modifiche dei prezzi fa scattare un adeguamento, se si verificano le circostanze previste partirà”.