Berlusconi venderà auto cinesi in Italia, nasce la filiale di DongFeng
Il nuovo business del fratello di Silvio punta sulla vendita delle auto cinesi in Italia del colosso DongFeng
Nasce la "Df Italia", il nuovo business di Paolo Berlusconi che verte sulle auto cinesi
Paolo Berlusconi spinge l’automobile cinese in Italia. E’ questo infatti il senso dell’entrata di Pbf, holding di cui Berlusconi ha il 51,7% e di cui la figlia Alessia è azionista di minoranza sia direttamente sia tramite la Luna Srl, col 10% in Df Italia srl.
La newco è stata costituta pochi giorni fa a Milano davanti al notaio Dario Cortucci dalla Pbf e dalla Car Mobility (Cm) srl che ne detiene il 90%. Cm fa capo attraverso la controllante Tailor Finance a Bruno Mafrici, esperto in mercati internazionali e innovazione, fondatore del gruppo di imprese italiane e svizzere denominate M Management e BM Advisory, leader nella consulenza finanziaria aziendale per il settore automobilistico.
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La newco, di cui lo stesso Mafrici è stato nominato amministratore unico, ha come oggetto “il commercio in Italia e all’estero, l’import/export di autoveicoli” e l’attività di rivendita. Df Italia sarà di fatto la filiale italiana di Dongfeng, uno dei più grandi conglomerati automobilistici cinesi, attivo anche con i marchi Voyah e Mhero.
Fondata nel 1969, Dongfeng è una tra le “Big Four” delle aziende automobilistiche di proprietà statale in Cina, con una storia segnata da una costante evoluzione ed espansione. Da produttore di camion militari è diventata un gigante dell’industria con una vasta gamma di veicoli passeggeri, commerciali e componenti automobilistici.Il business plan di DF Italia per il lancio nel mercato italiano e francese riflette una strategia ambiziosa mirata a stabilire DongFeng come attore chiave nel settore dei veicoli elettrici in Europa.