Big Oil, giusto tassare i profitti monstre: l'Economist dà ragione a Draghi

Il settimanale inglese "The Economist" è d'accordo con il governo italiano sulla decisione di tassare il 25% dei profitti extra delle grandi aziende energetiche

Economia
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Tasse sull'energia, giusto chiedere contributo alle grandi aziende che si sono arricchite grazie ai rincari. L'Economist appoggia Draghi

L’Economist dà ragione al Governo. Secondo un articolo pubblicato dal settimanale politico-economico made in Uk (qui l'articolo originale), infatti, sarebbe giusto tassare i profitti monstre delle grandi aziende petrolifere, le quali si sono arricchite nell’ultimo periodo non tanto grazie a meriti professionali, quanto per i forti rincari energetici che, tra le altre cose, hanno messo in ginocchio molte famiglie in tutto il Paese. 

L’andamento dei mercati energetici europei negli ultimi mesi, infatti, ha fatto sì che le aziende che operano nel settore abbiano maturato profitti straordinari, non dovuti, appunto, a miglioramenti in termini di efficienza, ma all’andamento eccezionale dei prezzi.  

Un esempio interessante è quello del settore della raffinatura del petrolio che, secondo i dati di Argus Media pubblicati dall’Economist, in Europa oggi sono oltre 6 volte più alti rispetto ai valori storici: i margini sono infatti passati da 5-10$ per barile (media tra il 2017 e il 2021) a oltre 60$ per barile a giugno 2022.

Incrementi come questo costituiscono la base della decisione italiana di tassare al 25% i profitti straordinari generati dalle grandi aziende energetiche (il contributo straordinario è previsto solo se l’incremento è superiore a 5 milioni di euro e superiore al 10% rispetto al periodo di riferimento). Il contributo chiesto alle aziende è stato utilizzato per aiutare le famiglie e le imprese più in difficoltà per i rincari energetici

Anche altri Paesi, come il Regno Unito, hanno seguito l’esempio italiano e hanno deciso di richiedere un contributo straordinario alle aziende del “Big Oil” per finanziare misure di sostegno ai cittadini.

Tasse su Big Oil, il punto di vista di Draghi

"È giusto intervenire sugli extraprofitti delle imprese che hanno acquistato combustibili fossili". Lo ha ribadito il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rispondendo alle domande degli europarlamentari a Strasburgo. “Le imprese hanno fatto profitti incredibili: pensate solo alla Norvegia che ha guadagnato 150 miliardi di dollari, un paese che ha 5 milioni di abitanti", ha detto.

"Altrettanto succede per le imprese italiane che hanno importato energie fossili. Ieri il governo ha deciso di rinnovare la tassazione a queste imprese, la tassazione complessiva ora ha raggiunto il 25% di questa definizione di extraprofitti per un ammontare complessivo di circa 11 miliardi, tra il primo e il secondo provvedimento. E così siamo riusciti a dare un assegno flat, uguale per tutti, a 28 milioni di persone”. 

 

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