Bnl vende l’80% di Axepta Italia a Worldline. I sindacati: "Scelta miope"

Operazione da 176 milioni e partnership sui pagamenti

di Andrea Deugeni
Elena Goitini, AD di BNL e Responsabile Gruppo BNP Paribas in Italia
Economia
Condividi su:

La prima operazione dell’era Goitini alla guida di Bnl-Bnp Paribas, assistita nell'operazione per gli aspetti legali da Hogan Lovells, si apre con la vendita dell’80% di Axepta Italia ai cugini francesi di Worldline, colosso dei pagamenti che consentirà al gruppo di fare cassa per 176 milioni (sulla base di un enterprise value di 220 milioni; closing fine 2021-inizio 2022; il 20% rimarrà in portafoglio) e di dotare i propri clienti, grazie a una partnership strategica sul merchant acquiring, di servizi di pagamento Worldline. Una partnership che per Worldline si tradurrà in circa 50 milioni di ricavi addizionali con una crescita media attesa nei prossimi quattro anni a doppia cifra, visto che Axepta in Italia conta transazioni per circa 200 milioni l'anno con una rete di 220.000 pos.

Dopo che la scorsa settimana indiscrezioni sul nuovo piano industriale di Bnl (in cantiere) che avrebbe per oggetto un articolato di scorporo di attività con cessione di rami di azienda (bancari compresi) su information technology e back office avevano allarmato i sindacati spingendoli a bloccare le relazioni industriali con i vertici, le associazioni di rappresentanza dei lavoratori sono tornate all'attacco bollando la scelta come "miope e di corto respiro”.

Il motivo? Oltre a “espellere dal perimetro del gruppo tutte le oltre 110 lavoratrici e lavoratori di Axepta”, secondo Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, “non porta alcun valore aggiunto sul piano strategico al posizionamento del gruppo Bnl-Bnp, che si autoestromette da un settore strategico e in continua crescita ed evoluzione come quello dei mezzi di pagamento digitale, dove Axepta ricopre un ruolo di rilievo".

E poi di nuovo una presa di posizione nei confronti del “prossimo piano industriale” che “si prospetta come un vero tsunami sui destini delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo e sul futuro della nostra banca”.

@andreadeugeni