Boeing si dichiara colpevole. Svolta clamorosa sugli incidenti mortali del 737
Il costruttore americano ha siglato un’intesa con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Si va verso una multa da mezzo miliardo di dollari
Boeing amette le colpe. I due voli 737 Max precipitati in mare: 346 morti
La Boeing ha deciso di dichiararsi colpevole per gli incidenti che si sono verificati con il volo Lion Air 610 del 29 ottobre 2018, costato la vita a 189 persone e il volo Ethiopian Airlines 302 del 10 marzo 2019, precipitato in mare che ha portato al decesso di 157 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio. La Boeing - riporta Il Sole 24 Ore - ha dichiarato di aver "raggiunto un accordo" con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sui due incidenti mortali del 737 MAX avvenuti più di cinque anni fa. "Abbiamo raggiunto un accordo di principio sui termini di una risoluzione con il Dipartimento di Giustizia", ha affermato la società in una nota inviata all’Afp, aggiungendo che l’accordo è soggetto "all’approvazione di termini specifici".
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Un funzionario governativo Usa citato dall’agenzia di stampa britannica Reuters - prosegue Il Sole - aveva affermato in precedenza che la Boeing aveva accettato di dichiararsi colpevole di un’accusa di cospirazione per frode criminale per risolvere l’indagine del Dipartimento di Giustizia americano. In base all’accordo di principio con i pubblici ministeri statunitensi, Boeing rischia una multa penale di 487,2 milioni di dollari, il massimo consentito dalla legge, anche se l’importo effettivo sarà determinato da un giudice. L’azienda installerà un monitor aziendale e dovrà spendere almeno 455 milioni di dollari per rafforzare i suoi programmi di conformità e sicurezza nei prossimi tre anni come parte dell’accordo, che richiede l’approvazione del tribunale.