Bollette, più gas italiano contro i rincari e tasse ai profitti. Il piano

Estrazione del gas in casa, indennizzi di profitti delle società energetiche e accumulo di scorte europee: la strategia dell'esecutivo per l'aumento dei prezzi

Economia
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Caro bollette, l'Italia punta a una maggior produzione di gas in casa e a una strategia Ue di approvvigionamento

Un piano comune per il gas come quello stanziato per i vaccini. L'esecutivo Draghi scende in campo contro i rincari energetici, proponendo una strategia in tre mosse: aumento della produzione nazionale di gas, il coinvolgimento dell'Europa per l'acquisto e il deposito, e una sorta di tassa, o meglio indennizzo, sugli extraprofitti delle società elettriche, come Enel e Edison o A2a e Iren. Lo riferisce il Messaggero, ricostruendo per tappe il piano dell'esecutivo, in vista del Consiglio europeo. 

Innanzitutto, spiega il quotidiano romano, per dare una risposta "strutturale" alle tensioni folli sui prezzi che da mesi fanno lievitare le bollette italiane di luce e gas, "è necessario trovare quanto prima un accordo in Europa sugli acquisti e le riserve comuni  di gas: la prima gamba del piano di cui Draghi riparlerà oggi in occasione del Consiglio europeo, passaggio auspicato anche da Marco Alverà, ad di Snam, principale operatore nello stoccaggio Ue". 

Dopodichè, ora che le previsioni degli analisti ipotizzano tensioni sui prezzi che possano arrivare anche al 2023, bisogna rassegnarsi a un aumento strutturale del prezzo  dell’energia, continua il Messaggero. Bisogna "pescare tra i profitti che le società hanno avuto dal rialzo del gas per attenuare i maggiori costi in bolletta: una sorta di indennizzo per una  crisi  che avvantaggia chi pur mantenendo gli stessi costi, producendo energia da idroelettrico o fonti rinnovabili, si trova profitti raddoppiati per via di un meccanismo che lega il prezzo della luce a quello del gas". Sul tavolo i nomi di  Enel e Edison o A2a e Iren. 

Infine, andrebbe utilizzato il gas nazionale: seconda mossa del piano. L’obiettivo è "verificare se, come emerge da alcune stime, si può davvero dare un taglio alla bolletta del 20%, riducendo la dipendenza del Paese dal metano estero". Stando ai dati riportati dal quotidiano romano il vantaggio non sarebbe così poco: il metano italiano ha un costo di estrazione intorno ai 5 centesimi al metro cubo a fronte di un prezzo di mercato del gas che l’Italia importa dall’estero arrivato ieri a 130centesimi.