Bonus edilizia, 2 mld di illeciti sono svaniti. Criptovalute e conti esteri

Già intascati dai criminali metà dei 4 mld di crediti fittizi individuati. "Interi nuclei familiari, alcuni privi di reddito, hanno fatto acquisti per miliardi"

Economia
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Bonus edilizia, corsa contro il tempo del governo per bloccare le frodi

Il governo, archiviata la questione Quirinale con la rielezione di Mattarella, deve subito rimettersi a lavoro per disinnescare una grosso problema emerso. Il Superbonus al 110% sta provocando parecchi guai, i criminali, con le norme attuali, riescono spesso a frodare il fisco e - si legge sul Sole 24 Ore - i numeri sono allarmanti. In ballo ci sono 2 miliardi già svaniti su conti esteri e riciclati in criptovalute. Dei 4 mld di agevolazioni fittizie bloccate dall'amministrazione finanziaria il 50% è scomparso dai radar. Questo è il quadro che emerge dalle indagini delle varie Procure che stanno lavorando per ricostruire il sistema illecito che si è creato dietro ai bonus edilizi, che ha già portato all'arresto di 35 persone, con altri 78 soggetti iscritti nel registro degli indagati. Una maxi truffa da Nord a Sud ben ramificata su tutto il territorio. "Interi nuclei familiari, alcuni privi di reddito, hanno fatto acquisti di crediti per oltre 3 mld".

Un canovaccio semplice perché - prosegue il Sole - semplificato era l’accesso ai bonus e superbonus governativi: facevano arrivare i crediti di imposta (a percentuali variabili, secondo la tipologia di aiuto per il quale concorrevano) a un gruppo di società intestate a prestanome, buone solo per vantare i requisiti richiesti, quindi incassavano un credito telematico che valeva moneta sonante. "A me questi due anni, l'inizio del coronavirus ha portato bene. Ne ho approfittato, sono diventato uno squalo". Stando agli accertamenti, con il Dl Rilancio era impossibile risalire a chi spettava in origine la detrazione che aveva generato il credito ceduto, in quanto la norma prevedeva una verifica esclusivamente sul soggetto che poi si presentava materialmente per la "monetizzazione" allo sportello, nella maggiorparte dei casi erano nullatenenti. L'intera operazione fraudolenta finiva così per essere schermata da una rete di persone fisiche. Un grosso problema per gli inquirenti.

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