Borsa, Europa in forte calo delusa dalla Fed. Piazza Affari si tinge di rosso: giù Tim, brilla Saipem

Mercati azionari del Vecchio continente in calo dopo il tonfo di ieri di Wall street: la Borsa peggiore è quella di Madrid, segue poi Parigi, Londra e Amsterdam

di redazione economia
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Borse europee: proseguono in calo dopo Fed e Boe

Le Borse europee proseguono in calo dopo la decisione della Bank of England di lasciare i tassi invariati al 4,75%. A influenza negativamente i listini i dot plot di ieri sera della Fed che ha dimezzato le previsioni di tagli dei tassi di interesse per il 2025 (da quattro a due) portandoli dall'1% di settembre allo 0,50% provocando così un brusco calo di Wall Street. La banca centrale Usa teme infatti nuove tensioni inflazionistiche nei mesi a venire. Francoforte cede l'1%, Londra l'1,14%, Parigi l'1,10%, Milano l'1,08%.

Borsa Milano: prosegue in calo dopo la Fed (-1,39%), giù Tim

La Borsa di Milano prosegue in netto calo all’indomani della decisione della Fed di tagliare i tassi di interesse dello 0,25%. La Banca centrale Usa, però, prevede per il prossimo anno solo due riduzioni. Il Ftse Mib cala dell’1,06% a quota 34.040 punti. Sul listino occhi puntati su Tim che scivola del 6,61% a 0,2543 euro per azione dopo l'offerta vincolante di Mef e Retelit per Sparkle, valutata 700 milioni di euro. La proposta è valida fino al 27 gennaio prossimo. La compagnia telefonica in una nota ha garantito che "avvierà quanto prima il relativo processo di valutazione e decisione". In rosso anche Stellantis (-1,59%) nel giorno delle immatricolazioni Acea a novembre. Tra gli altri industriali, Pirelli cede lo 0,72%, Leonardo a -0,70%. Negativi anche i principali energetici con Enel a -2,17% ed Eni a -1,04%. Saipem in controtendenza con un +1,45% grazie a un nuovo contratto nell’offshore nigeriano. Per quanto riguarda i finanziari, Banco Bpm -1,39%, Mps -1,22%, Unicredit -0,96%, Intesa -0,79%, Generali -1,10%. Sul fronte obbligazionario, lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi viaggia a quota 117,8 punti, contro i 119 punti dell’avvio e i 116 dell’ultimo closing. Il rendimento si attesta al 3,471% dal precedente 3,480%.  Per quanto riguarda il mercato valutario, l'euro è in rialzo e si riporta sopra quota 1,04 sul biglietto verde a 1,0403 dollari (+0,48%). La moneta unica continua tuttavia a viaggiare sui minimi da novembre 2022 a causa della forza del dollaro, dopo che la Fed ha previsto meno tagli dei tassi nel 2025. In netto rialzo il cambio euro/yen a 163,09 (+1,78%) dopo che la Boj ha optato per la cautela e ha mantenuto invariati i tassi; su anche il cambio con il dollaro a 156,76 yen (+1,28%).

Il Bitcoin scende sotto 100.000 $, peggior calo da settembre, poi recupera

Brusco calo per il Bitcoin che, dopo i rally delle scorse settimane che hanno portato la criptovaluta a valori record attorno a 108.000 dollari, è scivolato sotto quota 100.000 dollari, registrando il peggior calo da settembre. La criptovaluta, arrivata a un minimo di 98.760 dollari, circa 10.000 dollari in meno rispetto ai massimi dei giorni scorsi, ha poi recuperato terreno e, al momento, passa di mano a 101.614 dollari. L'outlook cauto della Federal Reserve, che ieri ha tagliato il costo del denaro per la terza volta di fila e ha anticipato altri due tagli nel 2025, contro i quattro stimati in precedenza, penalizza gli investimenti speculativi. "Le prospettive per Bitcoin restano positive", anche visto l'atteggiamento favorevole del prossimo presidente americano Donald Trump, "ma alcuni trader sono rimasti delusi dalle decisioni della Fed e hanno preso profitto", spiegano gli analisti di Pantera Capital.

Borsa Tokyo: Nikkei chiude a -0,7% con tech in calo, Nissan sale ancora

La Borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni in flessione dello 0,7% circa con gli investitori che restano timorosi sull'andamento dei prezzi nei prossimi mesi: la Federal Reserve, che stima una inflazione più elevata per il 2025, taglierà probabilmente solo due volte i tassi nel corso del prossimo anno, la Bank of Japan ha lasciato invariato il costo del denaro in attesa di capire le scelte di Trump sul fronte dei dazi commerciali e l'esito della riforma fiscale in Giappone. L'indice Nikkei ha chiuso la seduta in calo dello 0,69% a 38.813,58 punti, il Topix ha ceduto lo 0,22% a 2713,83 punti. Tra i titoli, sotto pressione il comparto dei semiconduttori a causa dell'outlook deludente sul trimestre dell'americana Micron. Nuovo allungo di Nissan (+6,5%) dopo il +24% di ieri sui colloqui con Honda (-2%) per una eventuale aggregazione.

Wall Street: ieri pesanti cali (S&P -3%), Fed prevede meno tagli tassi

Pesanti cali, ieri a Wall Street, dopo le nuove previsioni dei banchieri della Federal Reserve. La Banca centrale statunitense ha tagliato i tassi, come previsto, di 25 punti base al 4,25%-4,50%, ma ha rivisto in ribasso le previsioni per il prossimo anno: non più un taglio di un punto percentuale nel 2025, come stimato a settembre, ma solo di mezzo punto, a causa di un'inflazione più alta, con il dato Pce previsto alla fine del prossimo anno al 2,5%, contro il 2,1% di tre mesi fa. Dopo aver tagliato i tassi di un punto percentuale nelle ultime tre riunioni, "possiamo essere più cauti", ha detto il presidente della Fed, Jerome Powell, spiegano poi che potrebbero volerci ancora due anni prima di far scendere l'inflazione all'obiettivo del 2%. Il Dow Jones ha perso 1.123,03 punti, il 2,58%, registrando la decima chiusura negativa consecutiva, la peggior serie dal 1974. Lo S&P 500 ha ceduto 178,45 punti (-2,95%), il Nasdaq Composite ha chiuso in calo di 716,37 punti (-3,56%).

Sull'azionario, il titolo di General Mills ha perso oltre il 3%, dopo che il produttore dei Cheerios ha abbassato il suo outlook, a causa dell'incertezza sulla domanda dei consumatori. Il titolo di Heico ha ceduto l'8,7%, dopo che il fornitore di elettronica e componenti di aerei ha registrato una trimestrale sotto le attese. Il titolo di Birkenstock ha guadagnato quasi il 2%, dopo che la società di calzature ha detto di prevedere un aumento della profittabilità nel 2025. Tesla ha perso l'8,3%, in una giornata in cui aveva aggiornato il proprio record. Il titolo di Nvidia, sceso in correzione (-10% rispetto al record dello scorso mese) quattro giorni fa, ha perso oltre l'1% dopo che la società ha annunciato una versione più economica del suo computer Jetson. Tutti in calo gli undici settori sullo S&P 500, da quello dei beni di consumo discrezionali (-4,74%) a quello sanitario (-1,38%).

 

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