Borsa, i "super dazi" di Trump affossano l'Europa: scivolone di Stellantis. Male anche Pirelli
Le banche tirano il fiato mentre è in corso il cda di Banco Bpm, in seguito all'Offerta pubblica di scambio di Unicredit
Borsa, i "super dazi" di Trump affossano l'Europa
La Borsa di Milano procede in calo in linea con le altre piazze europee: gli investitori digeriscono le dichiarazioni di Donald Trump che ha confermato l'intenzione di aumentare i dazi sui prodotti provenienti dalla Cina, dal Canada e dal Messico.
L'Ftse Mib cede lo 0,43% a 33.282 punti. Male il comparto auto e industria: prevale il nervosismo per una potenziale guerra commerciale globale. Il titolo di Stellantis cede il 4,46%, Pirelli scende del 4,18% e Ferrari dell'1,48%. Il settore bancario sempre osservato speciale dopo che il cda di Banco Bpm ha bocciato l'offerta pubblica di scambio volontaria di Unicredit. Banco Bpm perde lo 0,43%, Unicredit cede lo 0,08% e Intesa segna -0,83%. Bene invece Mps che sale del 3,17%, positiva anche Anima (+0,98%). Tra i migliori sul listino Saipem che avanza del 2,40%.
Il dollaro riguadagna terreno sull'euro dopo le nuove minacce del presidente eletto Donald Trump sui dazi, in particolare su Cina, Messico e Canada, stimolando una rinnovata domanda di dollaro. La moneta unica passa di mano a 1,503 dollari (+0,39) e 161,37 yen (-0,28%). In calo il cambio dollaro/yen a 153,12 (-0,72). L'indice del dollaro e' risalito sopra quota 107 dopo che Trump ha dichiarato che avrebbe imposto una tariffa aggiuntiva del 10% su tutti i beni cinesi in entrata negli Stati Uniti, nonché' una tariffa del 25% sulle importazioni da Messico e Canada.
L'indice del dollaro era sceso dello 0,6% ieri dopo la nomina da parte di Trump di Scott Bessent a Segretario del Tesoro, che aveva dato ai mercati un senso di stabilita'. Gli investitori attendono anche la pubblicazione degli ultimi verbali della riunione del Fomc e i dati sull'inflazione Pce nei prossimi giorni che potrebbero fornire ulteriori informazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della Fed. Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi procede a 125,6 punti, poco mosso all'apertura a 126. Il rendimento dei titoli di Stato decennali si attesta al 3,447%.