Borse, Larry Fink gela i mercati: "Siamo già in recessione". Bond Usa a picco, Piazza Affari chiude in calo dello-0,7%
Le montagne russe della guerra commerciale di questi giorni non aiutano i mercati dove i dazi incrociati fra Stati Uniti e Cina, si teme possano causare danni all'economia mondiale
Piazza Affari
Fink (BlackRock), "Usa vicini o già in recessione"
Gli Stati Uniti sono "molto vicini se non addirittura già in recessione". Lo ha detto l'a.d di BlackRock Larry Fink, sottolineando di essere rimasto sorpreso dai dazi di Donald Trump, che sono "andati al di là di qualsiasi cosa avrei mai potuto immaginare nei miei 49 anni in finanza". "Questa non è Wall Street contro Main Street", ha spiegato Fink perché il calo dei mercati azionari "colpisce i risparmi di milioni di persone ordinarie". "L'incertezza e l'ansia sul futuro andamento dei mercati dominano le conversazioni fra i clienti. Abbiamo già assistito a periodi come questo, caratterizzati da grandi cambiamenti strutturali, come la crisi finanziaria, il Covid e la corda dell'inflazione nel 2022", ha aggiunto Fink.
BlackRock ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con un utile in calo del 4% a 1,51 miliardi di dollari. Il calo è legato alle spese per le acquisizioni dello scorso anno. I ricavi sono saliti del 12% a 5,3 miliardi
Borsa, Wall Street in calo
Wall Street procede negativa in una seduta volatile caratterizzata dalla debolezza del dollaro e dal calo dei Treasury. Il Dow Jones perde lo 0,38% a 39.440,46 punti, il Nasdaq cede lo 0,16% a 16.357,36 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,33% a 5.249,16 punti.
Borse europee chiudono in rosso ad eccezione di Londra. Milano giù
La Borsa di Milano dopo una seduta volatile, chiude in calo, riducendo le perdite, a -0,73% a quota 34.027. Le montagne russe della guerra commerciale di questi giorni non aiutano i mercati dove i dazi incrociati fra Stati Uniti e Cina, si teme possano causare danni all'economia mondiale. Sul listino milanese Tim cede lo 0,17%. Tra gli energetici principali Enel +0,33% e Eni -0,52%.
Contrastati gli industriali con Pirelli a +1,4%, Leonardo +0,59%, e Stellantis -3,81% dopo aver comunicato che le spedizioni consolidate nei tre mesi terminati il 31 marzo sono state stimate in 1,2 milioni di unità, segnando un calo annuo del 9%. Giù i finanziari: Generali -3,5%, Intesa -0,18%, Unicredit -1,79%, Mediobanca -0,27%, Banco Bpm -1,59%. Piatta Mps +0,06%. Stm in evidenza all’indomani del tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy per il rilancio dell'azienda italo-francese produttrice di componenti elettronici a semiconduttore: il titolo della società sale del 3,0% a quota 17,57 euro per azione.
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi chiude a 127 punti dai 123,4 dell’avvio e dai 124,5 punti della chiusura di ieri. Il tasso si attesta al 3,793%. Per quanto riguarda il monetario, il dollaro è ancora debole a causa dell’incertezza della politica commerciale dell’amministrazione Trump. L’euro sale dell’1,69% a 1,1378 dollari; la divisa statunitense perde terreno (-1,06%) anche nei confronti di quella giapponese a 142,96 yen. Cambio euro/yen a 162,61 (+0,57%).