Bpm, il cda dice sì all'aumento di capitale di Mps per Mediobanca. Anche Anima verso il voto favorevole

Banco Bpm voterà a favore dell'aumento di capitale di Mps con il suo 5% nel capitale dell'istituto senese. Anche Anima Holding si è orientata a votare a favore

Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco Bpm 
(Fonte immagine: La Presse) 
Economia

Bpm, il cda voterà a favore dell'aumento di capitale di Mps per Mediobanca

Banco Bpm voterà a favore dell'aumento di capitale di Mps con il suo 5% nel capitale dell'istituto senese. Il cda della banca, fa sapere un portavoce, "ha approvato di esprimere voto favorevole sulla proposta di attribuzione della delega al cda di Banca Mps ad aumentare il capitale sociale a servizio dell'offerta pubblica volontaria da parte di Mps, avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Mediobanca".

Anche Anima voterà a favore 

Anima Holding si è orientata a votare a favore dell'aumento di capitale di Mps al servizio dell'offerta di scambio su Mediobanca. E' quanto trapela da fonti vicine alla società che detiene circa il 4% del capitale dell'istituto senese, al termine di un consiglio di amministrazione che si è occupato della vicenda.

Mps, se l'ops a segno Delfin, Caltagirone e Mef primi soci


Delfin primo azionista, Caltagirone secondo, il Mef terzo, il gruppo Banco Bpm-Anima quarto e Mediolanum quinto. E' la mappa dell'azionariato di un'ipotetico gruppo Mps-Mediobanca, nel caso in cui l'offerta pubblica di scambio lanciata dal Monte su Piazzetta Cuccia dovesse andare in porto, secondo quanto emerge da un documento integrativo chiesto da Consob al Monte in vista dell'assemblea.

Il documento traccia due scenari, quello di un'adesione al 100% e quello di un'adesione al 66,7%, al momento l'unica soglia minima (ma rinunciabile) di adesione indicata da Mps. Nel caso di adesione totalitaria Delfin avrebbe il 15,7% del Monte, Caltagirone il 5,3%, il Mef il 4,2%, Banco Bpm-Anima il 3,2% e Mediolanum il 2,1%. Nel secondo scenario Delfin il 19,9%, Caltagirone il 6,7%, il Mef il 5,4%, Banco Bpm-Anima il 4,1% e Mediolanum il 2,7%.

La simulazione è stata fatta attribuendo a Caltagirone una quota del 5,5% in Mediobanca e del 5,03% in Mps, partecipazione quest'ultima che è stata arrotondata poco sotto il 10% nelle ultime settimane. Nel caso in cui l'offerta vada a segno e Mps emetta il numero massimo di azioni al servizio dell'ops, la diluzione degli azionisti del Monte nel nuovo gruppo sarebbe sarebbe pari a circa il 64%, percentuale che scenderebbe al 54% qualora le adesioni si fermassero alla soglia del 66,67%.

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