Brembo, ricavi oltre 1 miliardo nel trimestre. E sulla fusione con Pirelli...

In un periodo d’oro come questo, un rumor ormai noto è tornato a insinuarsi tra i corridoi della società bergamasca

di Lorenzo Goj
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Brembo, ricavi boom nel primo trimestre del 2024. E un vecchio rumor torna a bussare alla porta

Sono lontani i tempi in cui Brembo fatturava solo un miliardo di euro l’anno. Sì, perché adesso l’azienda bergamasca per registrare tale cifra ci mette solo tre mesi. A dirlo sono i risultati finanziari del primo trimestre del 2024, testimoni di conti in crescita del 4,4% rispetto allo stesso periodo.

“Per la prima volta superiamo la soglia del miliardo di euro di ricavi in un singolo trimestre. Entriamo nel 2024 con risultati in crescita", ha affermato il presidente esecutivo Matteo Tiraboschi. In lieve flessione, invece, l’utile netto, il quale si attesta a 75,2 milioni, calo del 2,2% rispetto ai 76,8 milioni del primo trimestre del 2023.

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Nei primi tre mesi dell'anno quasi tutti i segmenti in cui il gruppo opera hanno mostrato un andamento positivo: il settore auto è in crescita del 5,5%, le applicazioni per motocicli del 2%, e le competizioni del 6,3% rispetto allo stesso trimestre del 2023; risultano invece in leggero calo, a -1,1%, le applicazioni per veicoli commerciali. Pur a fronte di un contesto di mercato automotive particolarmente complesso, Brembo prevede di chiudere l'anno con una moderata crescita dei ricavi, mantenendo i margini percentuali in linea con quelli del 2023.

Ma non è tutto. In un periodo d’oro come questo, un rumor ormai noto è tornato a insinuarsi tra i corridoi della società bergamasca. Gira voce, infatti, che alcune strade favorevoli alla fusione con Pirelli si stiano riaprendo. Le buone ragioni dietro l’affare non mancherebbero di certo: Brembo, che già detiene il 6% del capitale della Bicocca, sarebbe il partner ideale per creare un grande polo di componentistica di alta gamma per l'automotive.

Inoltre, le condizioni sono sicuramente più favorevoli rispetto al passato. Con l’addio dei cinesi, i quali, accortisi che non avrebbero mai potuto comandare per davvero con l'applicazione del Golden Power da parte del governo hanno chiuso baracca e burattini, oggi la strada per il successo dell’operazione è sicuramente più in discesa.