BYD sotto indagine Ue: sospetti di sussidi sleali da Pechino. Ma qualcosa non torna

Bruxelles potrebbe costringere la casa automobilistica di Shenzhen a vendere alcuni asset o addirittura ridurre la capacità produttiva. Possibile però che questi dettagli emergano proprio ora?

Economia

L'Ue apre un'indagine sulla fabbrica di Byd in Ungheria per potenziali sussidi da parte della Cina

L'Unione europea ha aperto un'indagine sullo stabilimento della casa automobilistica cinese Build Your Dreams (Byd) in Ungheria per accertare eventuali sussidi sleali da parte del governo di Pechino. Lo riferiscono fonti riservate al quotidiano britannico "Financial Times", precisando che Bruxelles potrebbe costringere la casa automobilistica di Shenzhen a vendere alcuni asset, ridurre la capacita' produttiva, rimborsare le sovvenzioni e potenzialmente pagare una multa in caso di accertamento delle violazioni.

Ma c'è qualcosa che non torna. Fonti accreditate, infatti, riferiscono ad Affaritaliani.it che è da considerare una possibile correlazione tra l'annuncio di Byd di costruire una fabbrica in Europa - il luogo non è ancora stato comunicato, anche se alcuni "big" hanno già dovuto digerire che non saranno loro i beneficiari dell'infrastruttura - e la denuncia che arriva dalle pagine del Financial Times. Insomma, possibile e plausibile che la lobby dell'auto abbia deciso di accendere un faro proprio ora.

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