Cambiamento climatico, parla la scienza: al Nord riserve record d'acqua e neve
Le nuove rilevazioni dell’Arpa Valle d’Aosta. Così si è svolto il monitoraggio dei ghiacciai per misurare gli apporti nevosi nell’inverno appena trascorso
Neve e riserva idrica: la stagione 2023-2024 tra le migliori degli ultimi dieci anni
Si è recentemente conclusa la campagna di misura dello Snow Water Equivalent (SWE) sui ghiacciai lombardi, realizzata da Arpa Lombardia in collaborazione con Enel Green Power tra maggio e giugno, periodo di massimo accumulo della neve. I risultati dei dati raccolti hanno evidenziato valori compresi tra 40 e 20 metri di neve cumulata sui bacini glaciali lombardi, equivalenti a 4.201 e 1.975 chili per metro quadro di riserva idrica del manto nevoso. Rispetto agli ultimi dieci anni, l’ultima stagione risulta caratterizzata da un innevamento nella media durante l’inverno e nettamente superiore nei mesi primaverili su tutte le montagne lombarde.
Anche dal confronto con i dati della campagna SWE sui principali apparati glaciali – condotta dal Centro Nivometeorologico dell’Agenzia a partire dal 2016 – si riscontrano valori notevolmente superiori alla media per la stagione 2023-2024, che risulta quindi una delle migliori dell’ultimo decennio sotto questo aspetto.
Parallelamente, Arpa Valle d’Aosta ha svolto il monitoraggio dei ghiacciai regionali per misurare gli apporti nevosi dell’inverno appena trascorso. Il monitoraggio si è concluso con le misure di accumulo effettuate il 28 maggio sul ghiacciaio del Rutor a La Thuile e il 30 maggio sul ghiacciaio del Timorion a Valsavarenche. Sul ghiacciaio del Timorion, l’accumulo di acqua nella neve registrato è risultato tre volte superiore rispetto alla stagione 2022/23, raggiungendo il valore massimo della serie storica di monitoraggi iniziata nel 2001. Per il ghiacciaio del Rutor, la stagione 2023/24 si posiziona al secondo posto per abbondanza di massa nel periodo di monitoraggio di vent'anni.
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Questi dati confermano un'inversione di tendenza positiva per le riserve idriche nelle zone glaciali lombarde e valdostane, con implicazioni importanti per la gestione delle risorse idriche e la sostenibilità ambientale nelle regioni montane.