Canale di Suez, anche Maersk cambia rotta per il timore di attacchi
La società danese: "Abbiamo deciso di sospendere tutti i transiti attraverso il Mar Rosso/Golfo di Aden fino a nuovo avviso"
Canale di Suez, anche Maersk cambia rotta per il timore di attacchi
La rotta attraverso il Mar Rosso e il Canale di Suez sta diventando sempre più vuota. Dopo Msc, gestita da Gianluigi Aponte, che aveva già preso questa decisione entro la fine del 2023, e la compagnia tedesca Hapag-Lloyd, anche la danese Maersk ha deciso di sospendere indefinitamente il transito dal canale. Lo riporta Mf. La scelta è arrivata dopo una breve interruzione di 48 ore causata da un attacco dei ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall'Iran e alleati di Hamas, contro la nave container Maersk Hangzhou domenica scorsa. "Abbiamo deciso di sospendere tutti i transiti attraverso il Mar Rosso/Golfo di Aden fino a nuovo avviso", ha dichiarato la società danese in un aggiornamento inviato ai clienti ieri, aggiungendo che un'indagine è in corso sull'incidente del weekend.
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La situazione rimane in continua evoluzione. Per spedizioni ritenute necessarie, Maersk seguirà una rotta attorno all'Africa, passando per il capo di Buona Speranza. Secondo quanto riportato da Reuters, più di 30 navi di Maersk dovevano transitare attraverso il Canale di Suez nei prossimi giorni, mentre altri 17 viaggi delle porta-container della società erano stati messi in sospeso. Il titolo di Maersk è salito del 6% in attesa della decisione della compagnia. L'uso temporaneo del canale da parte delle porta-container è stato causato dall'assalto del weekend. Gli Stati Uniti, presenti nella zona con la coalizione internazionale, hanno risposto alla richiesta di aiuto, affondando tre delle quattro imbarcazioni assaltate. La tensione nella zona è alta, con la nave da guerra iraniana Alborz che ha fatto ingresso nel Mar Rosso il 1° gennaio, passando per lo stretto di Bab el-Mandeb. L'Iran non ha fornito dettagli sulla missione della nave da guerra, affermando che le operazioni periodiche nel Mar Rosso sono finalizzate a proteggere le rotte marittime.
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Prima di Maersk, Msc aveva sospeso i viaggi attraverso il Canale di Suez a seguito di un attacco subito dalla sua Msc United VIII il 26 dicembre, in viaggio dall'Arabia Saudita al Pakistan. La rotta era stata bloccata da Msc fino a nuovo ordine, con deviazione attorno all'Africa, e secondo MF—Milano Finanza, non ci sono indicazioni su quando la società svizzera riprenderà l'uso del canale. La priorità della compagnia guidata da Gianluigi Aponte, come indicato nella nota, è "la protezione delle vite e della sicurezza dei nostri equipaggi". Hapag-Lloyd, d'altra parte, ha sospeso la navigazione attraverso il Canale di Suez fino almeno al 9 gennaio, data in cui rivaluterà la decisione. La rotta del Canale di Suez rimane cruciale per il commercio mondiale.
Secondo Rbc Capital Markets, circa il 12% del commercio globale e circa 3 milioni di barili di petrolio greggio transitano attraverso il Mar Rosso ogni giorno. Una restrizione significativa del commercio su questa rotta potrebbe aumentare i costi e influenzare l'inflazione. Ieri è stata una giornata molto volatile per il petrolio. All'apertura, i prezzi del Brent e del Wti sono saliti fino al 12%, temendo che le tensioni internazionali potessero limitare l'offerta. Tuttavia, nel corso della giornata, questa preoccupazione è diminuita, almeno secondo gli investitori. Dopo l'annuncio di Maersk sulla sospensione del passaggio attraverso il Canale di Suez, entrambi gli indici hanno chiuso in ribasso di circa l'1%, con il Brent intorno ai 76 dollari e il Wti a 71 dollari.