Caracciolo, la holding finanziaria Sia Blu in crisi: perdite per 20,4 milioni

Nonostante un inizio di carriera da “venture capitalist” col veicolo Aegida i numeri della cassaforte di Maria Caracciolo di Melito Falck è in crisi: i numeri

di Andrea Giacobino
Jacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck
Economia

La Caracciolo tramite la sua holding è anche azionista col 2,57% della casa editrice La Nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi

Nonostante abbia intrapreso una carriera da “venture capitalist” col veicolo Aegida i numeri della cassaforte della principessa Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck, figlia del defunto Carlo e compagna del banchiere Gaetano Miccichè, non sono soddisfacenti e hanno imposto una cura radicale. Qualche settimana fa, infatti, a Roma davanti al notaio Ivo Fanuzzi s’è svolta l’assemblea della Sia Blu spa interamente della Caracciolo, per prendere atto che il bilancio 2022 s’è chiuso sì in lieve utile (55mila euro) ma ci sono perdite pregresse per 20,4 milioni da ripianare.

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Di qui è stata decisa la manovra: dapprima l’utilizzo dell’intero profitto del 2022 e l’azzeramento delle riserve legali (93mila euro) per ridurre il passivo a 20,3 milioni. Poi l’intervento più drastico abbattendo il capitale, pari a 33,9 milioni, per un importo di 20,3 milioni e così coprendo interamente il rosso accumulato negli anni precedenti. Anche perché “le necessità finanziarie si sono ridotte e in prospettiva andranno ulteriormente a ridursi - così la Caracciolo ha verbalizzato - visto che il socio unico non ha intenzione di ripianare le perdite ripristinando l’originaria dotazione patrimoniale della società, ritenendo gli investimenti effettuati già sufficienti”.

Inoltre l’attuale organizzazione della società è “ormai sovradimensionata e quindi se ne consiglia la trasformazione da spa a srl”. E così è avvenuto e Sia Blu diventata srl ha poi ulteriormente ridotto il capitale da 13,6 a 8,8 milioni in tal modo rimborsando il socio unico (cioè la Caracciolo) per 4,8 milioni. La Caracciolo tramite la sua holding è anche azionista col 2,57% della casa editrice La Nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi.

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