Carni sintetiche, il business punta al balzo: verso quota 25 mld entro il 2030

Il report McKinsey fa il punto sulle potenzialità del settore. Anche in piena pandemia la ricerca ha continuato a investire

Economia
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Carni sintetiche, il report McKinsey: entro il 2030 il business potrà balzare a quota 25 miliardi 

La preziosa carne giapponese wagyu, il salmone del Nord, le ostriche di Normandia, così come la carne dell’uccello estinto Dodo potrebbero presto costare poche decine di dollari al chilo. Una cifra che, a oggi, considerando i mille dollari al chilo del ricco manzo wagyu, lascia di stucco. La conferma arriva direttamente dall’ultimo report firmato dagli analisti McKinsey che, facendo il punto sulle potenzialità del settore della carne sintetica, stimano un balzo di 25 miliardi di dollari entro il 2030

E mentre in Europa le associazioni degli allevatori frenano i tentativi di Bruxelles di marchiare hamburger anche solo le polpette fatte di carne non carne, nonostante le restrizioni causate dalla pandemia, l'universo della ricerca accelera investendo ingenti capitali, cercando nuove strade alternative alla carne animale. 

Come spiega Il Sole 24 Ore dalla Orbillion Bio, azienda leader dei bioprocessi e biofarmaceutici guidata da Patricia Bubner, Gabrial Levesque Tremblay e Samet Yidrim, che già studia come replicare il manzo wagyu,  fino all'australiana Vow che lavora alla fedele riproduzione del gusto della carne di canguro e di alpaca, sono numerose le aziende che puntano gli occhi sul nuovo settore.  

Ecco qualche numero: nonostante la pandemia il settore ha attirato circa 320 milioni di dollari in investimenti, arrivando a 250 milioni da inizio anno, rivela Il Sole 24 Ore. Una crescita che, continua Il Sole 24 Ore, vede di fronte a sé uno scoglio: i costi. Si dovranno infatti spingere i consumatori a passare dalla carne animale a quella sintetica, spingendo sul concetto di convenienza economica

In ogni caso, nel campo i progressi sono notevoli: per il primo hamburger prodotto con carne coltivata in laboratorio, solo sette anni fa, si spendevano 300mila dollari, tre anni dopo il prezzo di mercato di una polpetta prodotta dalla Memphis Meat è scesa a 20mila dollari alla libbra, fino ad arrivare all’inizio di quest’anno, quando la Future Meat Technologies ha annunciato di essere riuscita a realizzare un petto di pollo da 160 grammi a soli quattro dollari: il passo verso i cinque dollari al chilo è vicino. Per questo, gli analisti McKinsey non hanno dubbi: la carne sintetica arriverà a costare tanto quanto quella animale.