Casaleggio, ricavi e perdite in crescita per la piattaforma digitale

L’esercizio 2023 s’è chiuso con un rosso di oltre 111mila euro, riportato a nuovo; mentre i ricavi anno su anno sono passati da 73 euro a 21mila euro

di Andrea Giacobino
Davide Casaleggio
Economia

Casaleggio, il bilancio 2023 della sua piattaforma digitale 

Una manciata di ricavi e perdite in crescita per la piattaforma digitale di Davide Casaleggio. Qualche giorno fa, infatti, a Ivrea s’è presentato lo stesso Casaleggio nella sua qualità di amministratore unico della Camelot srl di cui ha il 90% con Enrica Sabatini al 10%, per guidare l’assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio 2023.

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L’esercizio s’è chiuso con un rosso di oltre 111mila euro, riportato a nuovo, peggiore del passivo di 44mila euro del 2022 mentre i ricavi anno su anno sono passati da 73 euro a 21mila euro. “Nel corso dell’esercizio - spiega la nota integrativa - l’attività non è ancora stata avviata sul versante dei ricavi in quanto sono in corso le attività di sviluppo”, tant’è vero che anno su anno i costi di ricerca e sviluppo sono quasi raddoppiati da 68mila euro a 113mila euro.

La società, che ha statuto di start-up innovativa e ha carattere benefit, nel 2023 ha deliberato l’emissione di massimo 3 strumenti finanziari partecipativi (sfp) del controvalore ciascuno di 50mila euro (quindi per complessivi 150mila euro) “in favore di terzi investitori”. Il nuovo socio è la Call2Net di Milano, presieduta e controllata da Franco Piro, società specializzata in soluzioni di customer interaction. Come da regolamento degli sfp ognuno di essi sarà convertito in quote del capitale di Camelot qualora entro 24 mesi l’assemblea dei soci deliberi un aumento di capitale pari ad almeno 500mila euro o in caso di vendita del 50%.

 

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