Case green, mazzata per gli italiani: 150 mila euro per ristrutturare
Nonostante gli elevati costi medi delle ristrutturazioni, a livello energetico le famiglie potranno risparmiare molto denaro sulle bollette di gas e luce
Case green, mazzata per gli italiani. Ma con i soldi risparmiati dalle bollette si può fare un mutuo
Tra pochi giorni entrerà in vigore in Italia la direttiva sulle case green. La direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione, cioè il 28 maggio. Da quel momento, i ventisette Stati membri avranno due anni di tempo per recepire la direttiva e adeguarsi alle norme stabilite da Bruxelles, volte a raggiungere un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050.
Tuttavia, per rispettare il cronoprogramma europeo e ristrutturare le case, saranno necessari fondi piuttosto ingenti. Secondo alcune stime basate sui dati di Cresme-Symbola, come riporta SkyTg24, occorreranno complessivamente 319 miliardi di euro, con una media di 45 miliardi all'anno, per rispettare gli obiettivi fissati. Un problema cruciale riguarda la fonte di questi finanziamenti: se lo Stato decidesse di ridurre i rimborsi sotto forma di sconti fiscali, chi fornirebbe i fondi necessari?
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Sempre secondo le stime di Cresme-Symbola, sono 3,2 milioni le case coinvolte nel cronoprogramma, con costi di ristrutturazione che possono arrivare a 90 mila euro per gli appartamenti e 114 mila euro per le abitazioni unifamiliari. Cifre, queste, non da poco e che sono capaci di mettere in seria difficoltà i conti di numerose famiglie.
Un altro aspetto da considerare riguarda il risparmio sulle bollette di luce e gas. La ristrutturazione e la conseguente riqualificazione energetica permettono un notevole risparmio sui costi energetici. Secondo i dati di ARERA ed ENEA, per una ristrutturazione di un appartamento di 100 metri quadrati, i costi annuali di energia possono passare da 2 mila euro in classe G a 200 euro in classe A.
Questo risparmio può essere utilizzato per finanziare un mutuo: con 190 euro risparmiati al mese, è possibile prendere in prestito 30 mila euro, da restituire in 20 anni. Anche se questa cifra può non essere sufficiente da sola, essa rappresenta comunque un piccolo passo avanti e richiederà comunque un supporto statale.