Cda Tim, Vivendi si astiene: Labriola verso il bis. E il nuovo presidente...

I francesi di Vivendi escono dalla partita per il rinnovo del Cda di Tim

di Redazione Economia
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Tim, Vivendi si astiene per il rinnovo del Cda: Labriola verso il bis

Vivendi annuncia la decisione di astenersi dal voto sul rinnovo del Consiglio di Telecom Italia all'Assemblea di domani 23 aprile. In una nota il gruppo ricorda di avere da maggio 2015 ha sostenuto Telecom Italia (TIM) in qualità di azionista.

"Tuttavia, a seguito dell’arrivo del Fondo Elliott all’assemblea degli azionisti TIM nel 2018, Vivendi ha perso influenza su TIM che ha, a sua volta, subito il fallimento del piano Elliott". Inoltre, in ragione delle dimissioni dei suoi due rappresentanti del Consiglio di Amministrazione di Tim a partire dal 31 dicembre 2022 Vivendi ha cessato di contabilizzare la sua partecipazione in questa società secondo il metodo del patrimonio netto.

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In qualità di investitore finanziario, Vivendi "si preoccupa che il Consiglio e il management di TIM garantiscano una crescita duratura del corso delle azioni attraverso decisioni gestionali nell'interesse della società, rispettose delle prerogative degli azionisti e dei principi di buona governance".

"Di conseguenza - si spiega - Vivendi non sostiene la lista presentata dal Consiglio di Amministrazione uscente, data la continuità con un Consiglio durante il cui mandato il titolo ha perso metà del suo valore e che è responsabile di aver approvato la vendita della rete fissa di TIM nel novembre 2023 ad un prezzo che, a giudizio Vivendi, non riflette il pieno valore dell’asset, senza coinvolgere l'assemblea degli azionisti e il comitato parti correlate e senza fornire, ad oggi, informazioni complete e affidabili al mercato sull'operazione e sui suoi effetti sulla sostenibilità di TIM".

Vivendi spiega di non voler "essere associata alle decisioni relative alle nomine del Consiglio di Amministrazione, in quanto ritiene che spetti al management in carica e ai suoi sostenitori risolvere la delicata situazione in cui si trova TIM". Di conseguenza, la decisione di astenersi "nonostante il lodevole impegno dei proponenti di liste alternative di maggioranza".

"Coerentemente con la sua posizione generale - conclude la nota - Vivendi porterà avanti con decisione il ricorso contro la delibera del Consiglio di amministrazione del novembre 2023 presso il tribunale di Milano e ogni altro strumento giuridico a sua disposizione per tutelare i propri diritti".

Labriola verso il bis

La decisione dei francesi di Vivendi ha fornito un comodo assist alla lista del consiglio che prevede la conferma di Pietro Labriola come ad e di Alberta Figari come presidente. Il peso del primo azionista Tim, se infatti avesse votato per le liste concorrenti di Merlyn o di Bluebell, avrebbe reso più incerto l'esito della votazione sulla lista del board che ha già incassato il sostegno di Cdp e dei proxy advisor.