Cerved, parte l'Opa di Pignataro. Il mercato scommette subito sul rilancio
I 9,5 euro offerti da Ion giudicato dal Cda di Cerved "prezzo non congruo". A Piazza Affari il titolo viaggia a ridosso dei 10 euro
A poche ore dalla bocciatura del consiglio di amministrazione di Cerved dei 9,50 euro messi sul tavolo da Ion di Andrea Pignataro, il mercato scommette già su un rilancio. Nel primo giorno dell'Opa di Ion, infatti, i titoli Cerved continuano a viaggiare sopra il prezzo dell'offerta che si è aperta oggi e si chiude il 5 agosto. A Piazza Affari Cerved sale dello 0,71% a 9,97 euro, con un massimo toccato a 9,985 euro. Il prezzo dell'Opa incorpora un premio del 18% rispetto al prezzo di chiusura del titolo il giorno prima dell'offerta.
Basandosi sulle valutazioni degli advisor finanziari Mediobanca e Ubs, London Branch e Morgan Stanley, nella serata di ieri, il board di Cerved ha indicato che il prezzo riconosciuto dall'Opa "non è congruo" e "non remunera adeguatamente gli azionisti" perchè non incorpora il valore prospettico delle azioni atteso dall'esecuzione del piano industriale e, inoltre, "preclude agli azionisti l'accesso ai benefici attesi dalla possibile cessione di Cerved Credit Management Group" per i quali c'è una trattativa con alcuni fondi di private equity.
Per il consiglio inoltre la valutazione fatta dall'offerente non riflette le sinergie derivanti dall'integrazione di Cerved nel gruppo Ion. Gli analisti di Equita hanno ribadito questa mattina il giudizio "buy" sul titolo Cerved "ritenendo possibile che ci possa essere un rilancio" alla luce di tre fattori: "L'interesse strategico di Ion a ottenere una quota di controllo in Cerved (e potenzialmente raggiungere il delisting); il fatto che, qualora Ion dovesse ottenere al termine dell'offerta una quota compresa tra il 10% e il 50%, il titolo continuerebbe a godere di appeal speculativo con il prezzo d'Opa diventato riferimento per il prezzo di mercato; il titolo tratta già al di sopra del prezzo d'Opa".
Il prezzo obiettivo resta a 9,2 euro ma, precisano gli esperti, è stato "definito prima del lancio dell'offerta" e "riflette esclusivamente una valutazione fondamentale, su cui riteniamo sia tuttavia necessario applicare un premio per il controllo".