Ferragni, il Pandoro gate fa le scarpe a Morgese: crollano i ricavi di Mofra Shoes, la società del socio dell'influencer
Lo scandalo legato alla beneficienza genererà "una diminuzione dei ricavi netti del 40% rispetto al 2023" dell'azienda di calzature controllata in parte dal socio dell'influencer
Chiara Ferragni - Pasquale Morgese
Ferragni, il Pandoro gate colpisce anche le scarpe del socio Morgese
Se Chiara Ferragni piange, il suo socio Pasquale Morgese non ride. Si potrebbe parafrasare il noto proverbio per sintetizzare i numeri di Mofra Shoes, l’azienda di calzature controllata dai fratelli Giuseppe e Pasquale Morgese e di cui Giuseppe è amministratore unico, che sono soci diretti al 5% ciascuno avendo trasferito il 90% a Sella Fiduciaria. Pasquale Morgese, poi, è azionista indiretto tramite i suoi due veicoli Esuriens e N1 con il 27,5% di Fenice, la holding di cui pochi giorni fa Claudio Calabi è diventato amministratore unico, che gestisce i business della Ferragni, ex amministratrice delegata, che ne detiene il 32,5% tramite la sua Sisterhood mentre la maggioranza relativa del 40% è in mano alla Alchimia di Paolo Barletta, ex presidente.
Mofra Shoes ha chiuso il bilancio del 2023, da poco approvato, con ricavi crollati anno su anno da 10 milioni di euro a 6,2 milioni tanto che l’ultima riga dell’esercizio è passata da un utile di 562mila euro a una perdita di 455mila euro. Va rilevato che i numeri non tengono però conto dell’effetto negativo che le vicende giudiziarie della Ferragni avranno sul bilancio del 2024 dell’azienda di calzature. “L’impatto a oggi di queste condotte – dice infatti la nota integrativa riferendosi alle vicende dell’influencer – non è esattamente quantificabile, tuttavia con riferimento all’esercizio 2024 si prevede un’importante contrazione del fatturato che Mofra Shoes realizza a seguito della produzione e vendita di calzature a marchio Chiara Ferragni”.
La relazione sulla gestione spiega però che il “Pandoro-gate” comporterà quest’anno per Mofra Shoes “una diminuzione dei ricavi netti del 40% rispetto al 2023 individuabile sul marchio Chiara Ferragni”. Qualche giorno fa Pasquale Morgese ha dichiarato: “'Io ho investito 12 anni della mia vita in questa società (Fenice, ndr) che da quasi un anno, da quando è scoppiato il Pandoro-gate, è bloccata. Il business nel 2024 è crollato drammaticamente, ma in questi mesi nessuno ha mosso un dito. Ora serve un piano industriale e trovare nuove risorse, anche all'esterno”. E anche Morgese nella recente assemblea dei soci di Fenice ha votato a favore della nomina di Calabi.