Chili Tv, effetto pandemia: arriva il primo bilancio in utile

Economia
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La pandemia e la forte domanda di contenuti anche in streaming porta in utile per la prima volta Chili Tv, la società di video on demand, nata nel 2012 da una costola di Fastweb, basata sul modello Tvod (in cui si paga solo per ciò che si vede) e che ora si è affacciata anche sull’Avod (contenuti a fronte di spot pubblicitari).

Lo scrive Il Sole 24 Ore, secondo cui il gruppo controollato da Negentropy Capital Partners (al 64,1%), con in più, fra gli altri, la famiglia Lavazza (18,6%), Antares (7,5%) e le major Warner Bros, 20th Century Fox, Sony, Paramount con la controllante Viacom (1,9% complessivo), ha chiuso il 2020 con ricavi netti superiori a 43,7 milioni (+11%), 4,6 milioni di clienti (circa 1,3 milioni di nuove acquisizioni) e profitti netti per 1,5 milioni, contro un -19,5 milioni nel 2019.

Il gruppo ha potuto beneficiarsi anche della valorizzazione della tecnologia proprietaria con l’operazione “Itsart” .Quest'ultima società che ha Cdp al 51% e Chili al 49% (scelta da Cdp a seguito di una selezione), con l'obiettivo di distribuire in streaming, a pagamento, cultura e arte italiana nel mondo. Secondo quanto riporta sempre il quotidiano della Confindustria, i sei milioni di ricavi per aver conferito la piattaforma tecnologica su cui “gira” Itsart hanno impattato positivamente, come anche i 6,5 milioni di plusvalore del passaggio della piattaforma nella controllata Chili Tech.