Dazi, Trump fa tremare la Cina: ecco come Xi può aumentare gli acquisti di beni dagli Usa senza svalutare lo yuan

I dazi di Trump potrebbero dare il via a una guerra commerciale che potrebbe intaccare la crescita  mondiale e riaccendere l'inflazione con il prezzo del petrolio già in rialzo...

di Maddalena Camera

Donald Trump e Xi Jinping

Economia

La Cina potrebbe aumentare gli acquisti di beni dagli Usa e non svalutare lo yuan per non inasprire la battaglia sui dazi con gli Usa

La proposta iniziale della Cina ai dazi imposti dall'amministrazione del presidente Donald Trump sarà incentrata sul ripristino della 'fase 1' dell'accordo commerciale firmato nel 2020 durante il primo mandato di Trump. Lo spiega il Wall Street Journal sottolineando che l'accordo firmato a Pechino dallo stesso Trump,  prevedeva che la Cina aumentasse gli acquisti di beni statunitensi di 200 miliardi di dollari in due anni. Gli obiettivi però, causa Covid, non sono stati raggiunti. 

Altre parti del piano cinese volti a evitare una guerra commerciale comprenderanno l'impegno a non svalutare lo yuan, l'offerta di maggiori investimenti negli Stati Uniti e la riduzione delle esportazioni di precursori chimici utilizzati per la realizzazione del fentanyl. Sabato scorso Trump ha imposto dazi del 25% sulle importazioni messicane e sulla maggior parte di quelle  canadesi come deterrente all'immigrazione clandestina e del 10% sulle merci provenienti dalla Cina a proprio a causa del fentanyl, un oppioide a basso costo che sta provocando molte morti negli Usa. La Cina ha comunque reagito circa l'imposizione di dazi sulle proprie importazioni sul fentanyl spiegando che solo una cooperazione bilaterale tra le forze dell'ordine potrebbe bloccare il traffico illegale delle sostanze,  lasciando però aperta la porta  a colloqui con gli Stati Uniti  per evitare un inasprimento del conflitto.

Il Canada, alleato di lunga data degli Stati Uniti, ha invece imposto dazi  di ritorsione del 25% su merci statunitensi per 155 miliardi di dollari canadesi (105,17 miliardi di dollari Usa). Il presidente Donald Trump ha annunciato per oggi colloqui  con i leader di Canada e Messico minacciando anche di porre dazi sui beni importati negli Usa dai paesi dell'Unione Europea che, dal canto suo, ha già promesso  di reagire con fermezza verso una simile eventualità. I dazi di Trump potrebbero dare il via a una guerra commerciale che potrebbe intaccare la crescita  mondiale e riaccendere l'inflazione con il prezzo del petrolio già in rialzo visto che Canada e Messico  sono le principali fonti di importazione di greggio negli Usa  e insieme rappresentano circa un quarto del petrolio che le raffinerie statunitensi trasformano in carburanti come benzina e gasolio da riscaldamento. Trump lo sa ma va avanti  avvertendo che i dazi imposti potrebbero causare "sofferenze a breve termine"  anche agli americani. 

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