Cina, Evergrande corre verso il default. La crisi minaccia anche le banche

Anche Pechino ha la sua Lehman Brothers

Economia
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Anche la Cina ha la sua Lehman Brothers, scrive Repubblica. Il ministero cinese dell'Edilizia abitativa e dello Sviluppo urbano-rurale ha comunicato agli istituti di credito che Evergrande, il secondo maggiore gruppo immobiliare del Paese, non sarà in grado di pagare gli interessi sui propri prestiti entro il 20 settembre. Lo riferisce l'emittente statunitense "Bloomberg", ricordando che il gigante immobiliare registra attualmente una passivita' di oltre 300 miliardi di dollari. A giugno il debito della compagnia aveva raggiunto il minimo storico nell'arco di cinque anni, attestandosi intorno a 89 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, la società aveva ricevuto acconti su immobili ancora da completare da oltre 1,5 milioni di acquirenti. 

Evergrande, il crollo rischia di travolgere anche le banche

Il timore diffuso a Pechino, spiega Agenzia Nova, è che il possibile default di Evergrande non investira' esclusivamente il settore immobiliare, ma trascinerà nel baratro anche banche e istituti di credito. Lo sostiene, per esempio, l'agenzia di credito statunitense Fitch Ratings, secondo cui il fallimento produrrebbe effetti negativi a cascata sulle banche, dal momento che queste detengono quasi 90 miliardi di dollari del debito contratto dal colosso di Shenzhen. Da monitorare le possibili reazioni dei creditori, che già nei giorni scorsi hanno preso d'assalto la sede del colosso nella città della provincia del Guangdong.