Climate change, 650 miliardi di euro è il costo delle catastrofi
Italia, Germania, Francia e Spagna i paesi più colpiti dai disastri naturali
Climate change, oltre 650 miliardi di costi per l'Europa
Il cambiamento climatico, che non solo sta portando la temperatura del pianeta ai livelli più alti mai registrati, ci è costato e ci sta costando cifre inimmaginabili. Fra l'altro dal 1900 il livello medio del mare è aumentato di quasi 21 centimetri, con un trend in accelerazione. Nei passati 20 anni , il tasso è raddoppiato e adesso è a 3,7 millimetri all’anno. Il livello del mare potrebbe aumentare fino a un metro entro il 2100, con conseguenze devastanti per i luoghi con coste lunghe e aree basse. Tutti questi eventi catastrifici in continuo aumento ed evoluzione stanno costando soldi. In generale 650 miliardi di euro sono state le perdite, secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente, legate ai disastri naturali che hanno colpito il Vecchio Continente negli ultimi 40 anni. E’ preoccupante inoltre che il 17% di questa cifra sia stata spesa tra il 2021 e il 2022 e che le previsioni indichino un trend in aumento di questi fenomeni nei prossimi dieci anni. I costi annuali dei fenomeni meteo avversi del 2022 sono cresciuti del 41% rispetto al 2009. E nel trend storico è evidente come i fenomeni e i costi aumentino progressivamente. Mentre tra il 1981 e il 1990 i danni ci sono costati intorno ai 10 miliardi di euro, nel 2021 e nel 2022 sono cresciuti di oltre 5 volte a oltre 50.
Climate change, quali i paesi europei più colpiti
Tra i paesi più colpiti, al primo posto la Germania con costi di quasi 168 miliardi di euro. Subito dopo la Francia con costi di oltre 120 miliardi di euro, poi l'Italia (112 miliardi di euro) ed infine la Spagna con 84 miliardi di euro spesi. Secondo gli esperti l’area mediterranea sarà quella che soffrirà maggiormente dell’aumento delle temperature. Due importanti organizzazioni che attenzionano questi fenomeni estremi, iI Copernicus Climate Change Service e l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, sostengono che l’Europa si sta riscaldando ad una velocità doppia del tasso medio globale, e il 2020/21 /22 sono stati i tre anni più caldi mai registrati nell’Eurozona. Uragani, incendi, ondate di caldo, siccità e grandi tempeste aumentano continuamente cosi come i costi per irparare i danni. Tra gli esempi rilevati dall’Agenzia europea le inondazioni del 2021 in Germania e Belgio con costi di 44 miliardi di euro. L’incessante innalzamento del livello del mare è uno dei grandi pericoli per il continente. I danni economici causati dalle inondazioni sulle coste dell’Unione europea ammontano attualmente a 1 miliardo di euro all’anno con oltre 72.000 persone coinvolte. I ricercatori sono convinti che i danni annuali, entro il 2100, cresceranno tra i 137 e i 814 miliardi di euro. I suggerimenti conclusivi del report sostengono che poiché gli effetti futuri non si ridurranno (anzi saranno peggiori del previsto) dovrà essere obbligatorio l'impegno per tutti Governi a mettere sul banco politiche più ambiziose per lottare contro questa guerra epocale per la vita sul nostro pianeta. Ma guardando le spese che l’Europa sta sostenendo per sostenere la guerra in Ucraina non sembra esserci molto da sperare.