Commercio, allarme Codacons: "Effetto prezzi e bollette sulle vendite"
L'Istat registra nel mese di novembre un calo delle vendite al dettaglio dello 0,4%. Secondo il Codacons le misure del governo sono insufficienti
La riduzione delle vendite è il segnale che gli italiani hanno iniziato a contrarre i consumi a fronte della crescita di prezzi e bollette
Le vendite al dettaglio iniziano a risentire dell'emergenza bollette scoppiata lo scorso ottobre e della crescita dei prezzi al dettaglio che ha caratterizzato gli ultimi mesi del 2021. Lo afferma il Codacons, commentando i dati Istat che registrano, nel mese di novembre, un calo congiunturale per le vendite al dettaglio dello 0,4% in valore e dello 0,6% in volume. Sono in diminuzione le vendite dei beni alimentari in calo dello 0,9% in valore e dell'1,2% in volume, mentre quelle dei beni non alimentari rimangono stazionarie.
L'associazione dei consumatori sottolinea che i numeri sul commercio non sono affatto incoraggianti, e confermano le nostre preoccupazioni. La riduzione delle vendite su base mensile è il segnale che le famiglie hanno iniziato a contrarre i consumi a fronte della crescita dei prezzi al dettaglio e dei rincari delle bollette di luce e gas. Irrilevante l'aumento delle vendite su base annua, una illusione ottica legata alle chiusure che hanno interessato molti esercizi commerciali nel mese di novembre 2020.
Il rischio concreto secondo il Codacons è che l'emergenza prezzi e bollette che sta investendo il paese metta in ginocchio il commercio, determinando una forte contrazione dei consumi nel corso del 2022. A fronte di tale situazione i provvedimenti adottati dal Governo appaiono insufficienti, e servono ulteriori sforzi per contrastare l'avanzata di prezzi e tariffe e sostenere il potere d'acquisto delle famiglie che si sta erodendo giorno dopo giorno, reclama infine il Codacons.