Commissario Ue, l'Italia cerca un tecnico. Meloni scommette su Cingolani

Meloni punta su Cingolani, l’alternativa è Elisabetta Belloni alla Difesa. Calano le quotazioni di Fitto e Giorgetti

di Redazione Economia
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L'Italia cerca un commissario tecnico: il piano Meloni per l'Ue. In pole Cingolani di Leonardo

L'Italia non può permettersi di restare in secondo piano nell'arena europea, ed ecco che spunta l'ipotesi di un commissario tecnico, il piano Meloni per la partita che il governo si appresta a giocare a Bruxelles. Uno fatto su misura, con deleghe ampie e trasversali che spaziano dalla sicurezza all'industria: insomma un "tuttofare", o meglio un "super commissario".

E se ciò non fosse possibile, c'è già pronto un piano B: puntare tutto sulla Difesa, un portafoglio che Ursula von der Leyen ha promesso di potenziare con un nuovo incarico alla Commissione europea. È così che la premier intende capitalizzare il successo elettorale. E la scelta, come riportato da La Repubblica, ricadrebbe su Elisabetta Belloni, stretta alleata della premier anche nel G7 che parte oggi a Borgo Egnazia. Ma Meloni preferisce comunque trovare il suo Commissario tecnico, sicura della sua scelta per il ruolo cruciale del governo italiano a Bruxelles nelle prossime settimane e mesi, e per un posto di peso nella prossima Commissione, magari come vicepresidente.

L’Italia punta soprattutto sui dossier economici, non tanto sul portafoglio attualmente guidato da Paolo Gentiloni per l’implementazione del Pnrr e del Patto di Stabilità, ma piuttosto sull'industria. Calano quindi le quotazioni di Fitto e Giorgetti. Su questo fronte, la premier è ferma: i ministri rimangono al loro posto per evitare divisioni interne, mantenendo così l'unità e il rafforzamento della maggioranza, punti chiave post-elettorali. 

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E per il suo super-commissario, l'Italia guarda con interesse alla difesa e alla transizione digitale, prendendo spunto dal modello francese di Thierry Breton, che ha acquisito un portafoglio ampio comprendente mercato interno, digitale, difesa e spazio. Chi potrebbe essere il "Breton italiano"? La risposta potrebbe venire dal governo Draghi e dai suoi ministri, lista in cui la Meloni sta scrutando con molta cura.

Secondo la Stampa, oltre a Daniele Franco, ex candidato di Meloni alla Banca europea per gli investimenti, ci sarebbero altri due nomi in lizza. Il primo è Vittorio Colao, ex manager di Vodafone e ministro della transizione digitale, con una vasta esperienza nel settore delle telecomunicazioni e dell'innovazione. A seguire, il nome di punta nella lista di Meloni per il suo super commissario: Roberto Cingolani.

Già ministro della Transizione ecologica e attuale amministratore delegato di Leonardo, l'esperienza di Cingolani nel settore pubblico della Difesa, dell'aerospazio e della sicurezza lo rende il candidato ideale per commissario che Meloni vuole portare in Europa. E se così dovesse essere, Cingolani dovrebbe lasciare al poltrona di ad di Leonardo, e a succedergli potrebbe essere Lorenzo Mariani, il Co-direttore Generale dal 1° giugno 2023. Insomma Meloni ha in mente qualcosa di grande, ma resta da vedere come se la caverà in Europa.