Con il taglio dei tassi, Btp più appetibili: ecco come cambiano le mosse degli investitori
La Bce vuole continuare a ridurre i tassi gradualmente, piuttosto che tagliarli troppo velocemente e rischiare di dover tornare indietro
La Bce taglia i tassi d'interesse di altri 25 punti base: ecco come cambiano mutui e titoli di Stato
Come ampiamente previsto, arriva il secondo taglio dei tassi di interesse da parte della BCE dopo la riduzione dello 0,25% del 12 Giugno scorso. Un quarto di punto in meno anche questa volta, con il tasso sui depositi fissato al 3,50%. Un preciso messaggio agli operatori economici: la strada della riduzione dei tassi di interesse prosegue senza indugi. La strategia è chiara: è meglio muoversi lentamente e costantemente in una direzione, anziché procedere troppo celermente e dover cambiare direzione lungo il cammino.
L'inflazione è parsa instabile ma alla fine è scesa a un livello abbastanza vicino al 2%, mentre la crescita economica rimane positiva. Quali sono adesso i principali effetti sulle famiglie e sui mercati finanziari? L'Euribor, parametro di riferimento per i mutui a tasso variabile ha anticipato la decisione della BCE e oggi il tasso si attesta al 3.47%, dando un po' di sollievo a chi ha sottoscritto finanziamenti a tasso variabile che a inizio anno è arrivato a pagare 65 centesimi in più rispetto a oggi.
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Parallelamente calano anche i costi dei mutui a tasso variabile di nuova erogazione ma in questo periodo si tratta di un dato irrilevante poiché a oggi i mutui a tasso fisso rimangono più convenienti (140 centesimi in meno), garantiscono sicurezza e solidità finanziaria e incoraggiano una transizione verso un sistema economico più sostenibile con i mutui green che consentono di beneficiare di condizioni decisamente competitive. I tassi fissi sono scesi a loro volta e ora i mutui più convenienti si attestano tra il 2,4% e il 3%, valori decisamente più accessibili rispetto a dodici mesi fa.
Cosa succede invece a chi ha sottoscritto titoli di Stato? Anche il comparto del credito al consumo beneficerà del ribasso dei tassi di interesse, ma dai livelli attuali, i tassi caleranno molto lentamente e con una velocità decisamente inferiore rispetto a quella dei mutui che sono più ricettivi, per quanto concerne il tasso variabile, alle decisioni della BCE. Generalmente a un calo dei tassi di interesse corrisponde un incremento di valore dei titoli di Stato (BTP) o dei bond a tasso fisso. Questo si verifica allorquando, per adeguare il rendimento del btp con cedole fisse e quindi superiori al nuovo tasso di interesse, dovrà aumentare la quotazione. Salgono i prezzi come conseguenza di un maggior interesse dei risparmiatori per i btp che hanno mantenuto un flusso cedolare migliore a quello fissato ora dal mercato e conseguentemente la richiesta di titoli con cedola rilevante fa si che il valore dei titoli in circolazione tenda a crescere. I BTP piacciono perchè beneficiano della prospettiva di una BCE pronta a tagliare ancora i tassi entro la fine del 2024: lo si vede, sul mercato secondario, dall'andamento dei tassi dei BTP e dallo spread BTP-Bund a 10 anni. Negli ultimi mesi, in un'ottica di diversificazione molti risparmiatori hanno acquistato BTP a sette o dieci anni perchè in grado di offrire notevoli rendimenti considerando l'interesse stabilito in tempi di tassi elevati. Ci sono quindi due possibilità: vendere i titoli prima della loro naturale scadenza realizzando una discreta plusvalenza (tassata) o tenerli e incassare le cedole ogni sei mesi.
In attesa di nuovi tagli dei tassi di interesse gli investitori scelgono investimenti a miglior potenziale di investimento. come le obbligazioni societarie investment grade offrono alcuni vantaggi fondamentali; possono svolgere un significativo ruolo in veste di strumenti di produzione di reddito nei portafogli degli investitori; e poi storicamente, la cedola più elevata elargita dalle obbligazioni societarie rispetto ai titoli di Stato ha contribuito a controbilanciare il potenziale di performance negative; inoltre tendono a evidenziare una volatilità dei prezzi notevolmente inferiore rispetto alle azioni.
In momenti di elevata volatilità come quelli che stiamo attraversando molto risparmiatori cercano soluzioni di investimento a capitale garantito come la polizza vita ramo I che frutta un tasso di interesse in linea con quello dei titoli di stato a lunga scadenza. Conosciute come polizze rivalutabili, questi prodotti di investimento sono apprezzati perché non assoggettano l’investitore alle oscillazioni del capitale versato. Tassi in ribasso rinvigoriscono i mercati azionari. Per le aziende vuol dire maggiori investimenti per lo sviluppo, utili in crescita e conseguentemente dividendi allettanti per gli azionisti. I settori più performanti dopo i tagli dei tassi di interesse sono soprattutto i ciclici come le utility e i farmaceutici. Infine per chi ha un orizzonte temporale di breve termine in questo periodo sarebbe opportuno sottopesare i prodotti di liquidità a favore di soluzioni con scadenza leggermente più lunga (2/3 anni).