Confindustria, ennesima frattura: Smi lascia la Federazione Moda

Mentre si annuncia per il 1° febbraio l'insediamento dei saggi, una nuova tegola per Viale dell'Astronomia, sempre più in difficoltà

di Redazione Economia
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Confindustria, ennesima frattura: Smi lascia la Federazione Moda

Nuova tegola per una Confindustria sempre più in difficoltà. Sistema Moda Italia si separa da Confindustria Moda, una mossa che mette a repentaglio la sopravvivenza stessa della federazione di Viale dell'Astronomia che rappresenta il settore moda. Questa decisione è stata annunciata oggi dalla federazione industriale in un comunicato, in cui si afferma che a partire dal primo gennaio scorso, "Sistema Moda Italia non fa più parte della Federazione che comprende Assocalzaturifici, Anfao (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici), Assopellettieri, Aip (Associazione Italiana Pellicceria) e Unic (Concerie Italiane)".

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Il comunicato aggiunge che la collaborazione tra Sistema Moda Italia e Confindustria Moda continuerà su tavoli e servizi condivisi, ma precisa che per quanto riguarda la rappresentanza presso l'Unione europea, "la Federazione e l'associazione opereranno in piena autonomia". La decisione è motivata dalle diverse esigenze riguardo alle tempistiche europee. Il presidente di Sistema Moda Italia, Sergio Tamborini, ha dichiarato nella nota di Smi: "Stiamo costruendo un nuovo sistema moda. Abbiamo esercitato il nostro diritto di recesso a causa dell'evoluzione degli scenari: di fronte a normative europee che richiedono al settore tessile e dell'abbigliamento processi e percorsi con tempistiche diverse da altri settori, dobbiamo procedere in modo più adatto alle esigenze del settore".

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A seguito di questa decisione, ci sono anche cambiamenti nei vertici di Confindustria Moda. Il presidente Ercole Botto Poala ha presentato le dimissioni con effetto dal 1° gennaio. Da questa data, il ruolo di guida della Federazione è temporaneamente ricoperto dal vicepresidente Annarita Pilotti. Secondo voci di corridoio, l'uscita di Smi da Confindustria Moda potrebbe mettere a repentaglio l'esistenza stessa di quest'ultima, dato che l'associazione presieduta da Sergio Tamborini rappresenta oltre 60mila aziende.

Confindustria, il 1° febbraio la nomina dei saggi

Entrerà nel vivo il 1° febbraio prossimo la tornata elettorale in Confindustria, l'associazione degli imprenditori che dovrà eleggere il successore di Carlo Bonomi ai vertici di viale dell'Astronomia. Per quella data, infatti, a quanto apprende l'Adnkronos, saranno sorteggiati i tre 'saggi', i componenti cioè della commissione di designazione chiamati a sondare necessità e desiderata dei territori e del sistema confindustriale con cui delineare un identikit del neocandidato alla presidenza di viale dell'Astronomia. Le grandi manovre, alleanze e intese, infatti, cominceranno a prendere quota allora, in quel mese e mezzo durante i quali la commissione, una volta completato il tour di consultazioni, metterà a punto una rosa di candidati espressione della maggioranza della volontà della base. Un risultato su cui poi sarà chiamato al voto il Consiglio generale di Confindustria che si dovrebbe riunire il 4 aprile prossimo per designare il futuro presidente di Confindustria che sarà poi formalmente nominato dalla successiva assemblea privata dei soci.

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