Confindustria, battaglia sul post Bonomi. Garrone sfida Gozzi, Orsini avanti
Lettera agli associati che minaccia l’esclusione per chi non aspetta i saggi
Derby ligure per la successione a Bonomi, ma l'emiliano Orsini sarebbe il favorito
La corsa per il dopo Bonomi si infiamma e dentro Confindustria c'è un clima che Repubblica definisce da "guerra fredda". Il quotidiano racconta di un "monito inviato a tutti i membri del consiglio generale e a tutti i presidenti delle associazioni che fanno parte di Confindustria per ricordare, a chi vuole scendere in campo per raccogliere il testimone dall’uscente Carlo Bonomi, che le candidature a mezzo stampa, prima di averle ufficializzate con i saggi, fanno scattare l’esclusione dalla competizione".
Come si legge su Repubblica, "una lettera del collegio speciale dei probiviri datata 4 gennaio, mentre il numero dei papabili, che hanno intenzione o vengono spinti a occupare l’ufficio più prestigioso di viale dell’Astronomia, cresce. E ci sono regioni, come la Liguria, pronte a offrire due figure di primo piano, come il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, e il numero uno della Erg e del Sole 24 Ore, Edoardo Garrone".
L’ipotesi Garrone, secondo Repubblica, "è caldeggiata in particolare da Emma Marcegaglia, di cui Garrone è stato vicepresidente in Confindustria, e dalla vecchia guardia di viale dell’Astronomia". E sempre per Repubblica, "c’è chi sostiene che Garrone, ex presidente della Sampdoria, sarebbe in vantaggio su Gozzi: avrebbe un maggiore allure confindustriale rispetto al presidente della Virtus Entella, la squadra di Chiavari che Gozzi è riuscito a portare fino alla Serie B. E le ipotesi di tandem che circolano nelle ultime ore non sembrano concrete".
Senza un accordo, la situazione potrebbe volgere a favore dell’emiliano Emanuele Orsini, uno dei vice attuali con le deleghe al Credito, Finanza e Fisco, che per Repubblica continua ad essere il favorito.