Connetty, la holding industriale "maga" dell'adv guadagna il 50% in un anno

Alberto Zilli è stato il fondatore di Triboo Media e oggi investe in startup nel settore dell'advertising tech

di Marco Scotti
Alberto Zilli
Economia

Connetty cresce del 50% in un anno

Se non fosse un termine abusato, Alberto Zilli dovrebbero chiamarlo “guru” di internet. D’altronde il suo curriculum parla per lui: A 14 anni ha avviato il suo primo business online con il sito di recensioni informatiche azpoint.net, nel 2005 ha fondato JuiceADV, tra i primi network di pubblicità a performance italiani, da cui è nata Triboo Media con l’incorporazione della concessionaria LeonardoADV e del portale Leonardo.it. Triboo Media è stata quotata in Borsa nel 2014, superando nello stesso anno i 28 milioni di fatturato e continuando a crescere organicamente e con acquisizioni.

Oggi è invece uno dei fondatori di Connetty, una holding industriale in ambito digitale e new media, co-fondata nel 2016 con i fratelli Stefano e Samuel Zilli e Francesco Rizzardi. Investe in startup nel settore dell’adv tech, accompagnandole nel loro percorso di crescita grazie al proprio team di talenti e a particolari competenze in campo strategico, finanziario, tecnologico, marketing e vendite. La holding attualmente investe in tre partecipate: Refine Direct (perforance marketing omnicanale), 247Production (influencer marketing), TechWave (software house di gruppo). Nel 2022, Connetty ha totalizzato un fatturato aggregato pari a 18 milioni di euro, in crescita del +50% rispetto ai 12 milioni del 2021.

“Il 2022 – racconta ad Affaritaliani.it Zilli - è stato un anno positivo sui due fronti, al di là di quello numerico: Connetty ha cambiato pelle. Abbiamo portato avanti delle fusioni per creare un ecosistema del digital performance marketing che mettesse i partner nella condizione di erogare i migliori possibili. I nostri interlocutori sono i Top500 inserzionisti pubblicitari che operano nel mercato adv sia italiano che multinazionale. Realizziamo il 10% del nostro fatturato per campagne al di fuori dei confini nazionali, con campagne in Spagna, Germania e Regno Unito”. 

Per il 2023 la rotta è già tracciata. Connetty si sta focalizzando sugli asset della performance, sull’intelligenza artificiale, sul miglioramento delle piattaforme proprietarie. Inoltre si valuta l’introduzione di un’ulteriore realtà sinergica a quella attuale, oppure ampliare ulteriormente l’attività della stessa Connetty, mantenendosi sempre nella marketing automation, nel programmatic

“247 Production è in questo momento la nostra fucina d’innovazione – chiosa Zilli – sia per quanto riguarda gli influencer. Abbiamo nuovi volti noti, come Herbert Ballerina, i PanPers che garantiscono un interesse sempre molto forte. E i brand si affidano a loro anche per aiutarli nelle community di riferimento. Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, il tema è un po’ più complesso: uno dei motivi per cui abbiamo investito in Refine è che manteniamo altissima l’attenzione sulla tecnologia. E oggi si parla di chatGpt in maniera un po’ più allarmistica. Noi siamo più ‘neutrali’ e cerchiamo di capire se possono aiutarci ad accelerare alcuni processi e alcune risposte. Si tratta però di un argomento su cui bisogna essere molto attenti. Per alcuni versi – conclude Zilli – fa un po’ impressione l’utilizzo che si può fare di questa tecnologia. Ad esempio, è complesso capire le differenze di una risposta di ChatGPT rispetto a quella di una persona, è un grande punto di domanda, fa paura. Bisognerà trovare un modo per ‘validare’ l’umano”. 

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