Contratto metalmeccanici, lo stop da Federmeccanica all'aumento di 280 euro

Le organizzazioni sindacali hanno respinto la proposta salariale, sostenendo che superi i limiti stabiliti dal contratto

di Redazione Economia
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Contratto metalmeccanici, il no di Federmeccanica alla richiesta di aumento di 280 euro

Le organizzazioni sindacali Federmeccanica e Assistal hanno risposto con un 'no' secco alla proposta di 280 euro avanzata da Fim, Fiom e Uilm l'8 aprile, sottolineando le discrepanze rispetto alle normative sindacali e contrattuali. Il sindacato ha annunciato ieri lo scioglimento della riserva, indicando che la negoziazione sarà complessa. Secondo il "Patto della fabbrica" del 2018, gli aumenti contrattuali dovrebbero essere legati all'indice di inflazione Ipca-Nei. Tuttavia per le imprese la richiesta di 280 euro supera questa soglia.

Federmeccanica ha delineato tre principi fondamentali per il confronto: il rispetto delle normative vigenti, la distribuzione equa della ricchezza e la convergenza tra sostenibilità e competitività. Con il nuovo contratto, i metalmeccanici potrebbero ottenere circa 300 euro in più, di cui 130 stimati per giugno. Il sostegno alla piattaforma è stato ampio nelle assemblee dei lavoratori, ma ora i sindacati attendono una convocazione per presentare le loro ragioni e il piano per migliorare la competitività delle imprese del settore.

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Le reazioni dei rappresentanti sindacali De Palma (Fiom), Palombella (Uilm) e Uliano (Fim) riflettono opinioni diverse sulla piattaforma proposta. Uliano della Fim Cisl si aspetta resistenze, ma auspica una convocazione per spiegare la correttezza della richiesta economica e le strategie per migliorare la competitività. Palombella della Uilm crede che la piattaforma sia conforme alle regole e sottolinea l'interesse comune nel concludere il contratto. De Palma della Fiom sostiene che la piattaforma sia allineata alle norme contrattuali e sindacali, poiché è stata votata dai lavoratori e sarà presentata al tavolo delle trattative.