L’oro vola verso nuovi record: analisi e quotazioni del metallo prezioso nel 2025
Gli analisti concordano sul fatto che questo rally potrebbe essere solo l’inizio di una nuova fase di rialzo
La corsa dell'oro, quotazione ed analisi
L’oro ha raggiunto un nuovo traguardo storico, superando per la prima volta la soglia dei 3.000 dollari l’oncia. Un balzo che rappresenta un guadagno annuo superiore al 38%, confermando il metallo giallo come uno degli asset più performanti del 2025. Ma a cosa è dovuta questa corsa? Da una combinazione di fattori economici, geopolitici e finanziari, che spingono gli investitori a cercare protezione nel bene rifugio.
Le quotazioni dell’oro hanno mostrato una crescita costante nel corso dell’anno, superando i precedenti massimi storici e consolidando un trend rialzista di lungo periodo. Dopo aver toccato i 3.000 dollari nei giorni scorsi, il prezzo si è leggermente ritirato, stabilizzandosi intorno ai 2.996 dollari. Tuttavia, gli analisti concordano sul fatto che questo potrebbe essere solo l’inizio di una nuova fase di rialzo. I livelli di supporto chiave si trovano ora intorno ai 2.800 dollari: i prossimi obiettivi di resistenza sono fissati a 3.200 dollari, con alcuni esperti che prevedono addirittura un potenziale balzo verso i 3.500 dollari entro l’estate e i 4.500 dollari entro la fine del 2026.
Secondo gli analisti, il rally dell’oro potrebbe continuare nei prossimi mesi. Paul Williams, amministratore delegato di Solomon Global, ha dichiarato: "Con questo slancio, l’oro a 3.500 dollari entro l’estate e a 4.500 dollari entro l’anno prossimo è un’ipotesi realistica. Non stiamo parlando di una semplice reazione a eventi isolati, ma di una risposta strutturale al rischio sistemico che caratterizza i mercati globali".
Per gli investitori, l’oro rappresenta una componente essenziale di un portafoglio diversificato, soprattutto in periodi di alta volatilità. Oltre all’acquisto di lingotti e monete, strumenti come gli ETF (Exchange-Traded Fund) legati all’oro e i futures offrono opportunità per sfruttare le fluttuazioni del mercato senza dover detenere fisicamente il metallo.