Credit Agricole alza il velo sul piano: obiettivo 6 miliardi di utile al 2025
La banque verte punta a raggiungere una forte redditività con un utile netto superiore ai 6 miliardi di euro entro il 2025
Giampiero Maioli, ceo di Credit Agricole Italia
Credit Agricole, sul tavolo il pagamento supplementare di 0,20 euro per azione, rispetto al dividendo 2019 non distribuito
Rafforzamento della redditività, utile netto superiore a 6 miliardi di euro e ricavi in crescita del 3,5%: Credit Agricole alza il velo sul piano a medio termine per il 2025. La banca francese, che in primavera ha rilevato oltre il 9% di Banco Bpm, si pone come obiettivo quello di raggiungere una “forte redditività”, con un utile netto di pertinenza del gruppo superiore a 6 miliardi di euro entro il 2025, e all'aumento dell'obiettivo di ritorno sul patrimonio netto tangibile a oltre il 12% nel 2025.
La banque verte stima che “i ricavi siano equilibrati e in crescita in tutte le linee di business, con un tasso di crescita medio annuo tra il 2021 e il 2025 di circa +3,5%” e che l'aumento degli utili possa essere di circa in rialzo del 3% annuo in media tra il 2021 e il 2025, in crescita del 4,7% rispetto al risultato target del precedente piano a medio termine.
Il cost/income “sarà mantenuto ad un livello basso”, con una soglia del 60% durante il piano, che “sarà ridotta al 59% dopo la riforma dell'Ifrs 17”, prevista all'inizio del 2023. Gli obiettivi del coefficiente di solvibilità Cet1 alla fine del 2025 per il gruppo Credit Agricole e Credit Agricole Sa sono "ben al di sopra dei requisiti normativi". L'obiettivo Cet1 per il gruppo entro il 2025 è “maggiore o uguale al 17%”. La struttura del gruppo “permette di ottimizzare un target Cet1 per Credit Agricole SA nell'arco piano all'11%”.
L'obiettivo di distribuzione dei dividendi per Credit Agricole SA è “del 50% in cash, anche nel caso in cui si verifichino oscillazioni del Cet1 nel perimetro dell'obiettivo fissato all'interno del Piano”. E questo target “consente di trovare un giusto equilibrio tra una remunerazione attraente e il finanziamento della crescita” dell'istituto. Nel 2023, inoltre, Credit Agricole Sa intende sottoporre all'approvazione dell'assemblea il pagamento supplementare di 0,20 euro per azione, rispetto al dividendo 2019 non distribuito.
Credit Agricole accelera sull'Italia, oltre 1.200 assunzioni da qui al 2025
Nel piano al 2025 focus anche su Credit Agricole Italia, sesta banca commerciale nel Paese con una quota di mercato del 5,5%: l'obiettivo è accelerare la focalizzazione sulle soluzioni digitali, sull'Esg e su quattro segmenti di prodotto, come immobiliare, agroalimentare, assicurazioni danni, risparmio gestito. Nell'ambito del ricambio generazionale, sono state annunciate oltre 1.200 assunzioni, in special modo di profili tecnici e specialistici a supporto della trasformazione digitale.
La banca punta poi ad aumentare l'efficienza operativa grazie alle sinergie legate all'integrazione di Creval e FriulAdria, all'ottimizzazione della rete e all'aumento significativo delle soluzioni self-care e digitali, che porteranno a una riduzione del 3% del cost to income ratio entro il 2025.
Credit Agricole Italia che ha l'obiettivo di restare ai vertici del mercato, consoliderà la sua leadership negli ambiti storicamente di eccellenza come mutui e settore agri-agro, con obiettivo di crescita della quota di mercato di almeno 1 punto percentuale, grazie ad una sempre maggiore digitalizzazione dei processi e specializzazione e tagetizzazione dell'offerta.
Inoltre, è prevista un'accelerazione nei business ad elevato potenziale come Wealth Management e Bancassurance, rafforzando le sinergie con le società del gruppo in Italia e nel Private Banking. Nell'ambito degli investimenti sulle tecnologie Credit Agricole Italia nelle infrastrutture raddoppia rispetto al piano precedente la quota dedicata a innovazione e sviluppo: data centricity, soluzioni di Intelligenza Artificiale, rafforzamento Cyber security.