Dazi, Trump prepara la stangata sui pannelli solari asiatici: tariffe fino al 3.521% per contrastare i sussidi cinesi
Le tariffe proposte variano: si parte da un dazio del 34,41% sui prodotti malesi, fino ad arrivare a oltre il 651% per quelli cambogiani
Donald Trump e Xi Jinping
Stretta Usa sui pannelli solari: dazi fino al 3.521% contro i sussidi cinesi
L'amministrazione americana ha annunciato l'intenzione di imporre dazi doganali fino al 3.521% sui pannelli solari importati dal Sud-est asiatico, in risposta ai sussidi concessi dalla Cina alle aziende del settore in Paesi come Cambogia, Malesia, Thailandia e Vietnam. Lo ha reso noto l’International Trade Administration (ITA), agenzia del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.
Secondo i risultati di un’indagine avviata nell’aprile 2024, Pechino avrebbe sostenuto finanziariamente diverse imprese con l'obiettivo di ridurre i costi di produzione e vendere a prezzi estremamente bassi sul mercato americano, innescando pratiche di concorrenza sleale e dumping.
Le tariffe proposte variano sensibilmente: si parte da un dazio del 34,41% sui prodotti malesi, fino ad arrivare a oltre il 651% per quelli cambogiani. Ma il dato più eclatante riguarda due aziende della Cambogia, Hounen Solar e Solar Long PV-Tech, a cui sono stati attribuiti dazi pari al 3.521%, ovvero più di 35 volte il valore delle loro esportazioni.
Sarà ora l’International Trade Commission (ITC), un’altra agenzia federale, a stabilire entro il 2 giugno se questi sussidi abbiano effettivamente danneggiato la concorrenza americana. In caso di esito positivo, i dazi entreranno in vigore.
Secondo il Dipartimento del Commercio, le nuove tariffe andrebbero a colpire quasi 12 miliardi di dollari di pannelli solari importati nel 2023. E si aggiungerebbero al dazio del 10% introdotto a partire dal 2 aprile da Donald Trump su un’ampia gamma di prodotti stranieri.