Dea Capital, Pellicioli: nessuna vendita. Continuerà a investire in Italia
"DeA Capital continuerà a investire sull'Italia, dove è azionista di 50 aziende, che fatturano 4 miliardi e danno lavoro a 15mila persone", dice il top manager
"Ci sono sempre novità, ma non ci sono nuovi investitori in arrivo perchè DeA Capital, come Igt e il gruppo editoriale, sono tra le attività strategiche del gruppo De Agostini. E lo dico per sgombrare il campo da voci che ho sentito pure io, ma sono prive di fondamento". Lo afferma in un'intervista ad Affari&Finanza di Repubblica, Lorenzo Pellicioli, che sta per passare il testimone della presidenza di DeA Capital al suo successore Marco Sala, futuro amministratore delegato di De Agostini Spa.
Non c'è un'offerta "perchè non siamo in vendita. Certo, se arrivasse un'offerta più che allettante, come è giusto che sia per un gruppo come il nostro, la valuteremmo, ma non ci sono i presupposti perchè ciò accada. In De Agostini - spiega - stiamo facendo una revisione strategica sul portafoglio, anche in vista del passaggio di consegne alla quarta generazione, che arriverà tra tre anni. Intanto ricordo che Nicola Drago, vice presidente di De Agostini Spa, nel maggio 2020 ha preso il posto nel consiglio di DeA Capital del padre Marco - che è stato il primo a credere in questo progetto - e ora sarà rinnovato fino al 2025".
Pellicioli farà un passo indietro dalla presidenza e l'amministratore delegato Paolo Ceretti sarà riconfermato. "Per quanto mi riguarda, l'azionista ha già comunicato che in occasione delle riunioni degli organi sociali di De Agostini che si terranno il prossimo giugno e che saranno chiamate al rinnovo dell'organo amministrativo, verrà proposta la mia candidatura quale presidente del consiglio di amministrazione e per questo lascio al mio successore nel ruolo di ceo Marco Sala, anche i miei incarichi di presidente nelle controllate, secondo la governance del nostro gruppo: è già successo in Igt e presto succederà anche in DeA Capital. Quanto a Ceretti, che ha guidato con successo la società dall'inizio, con tutto il rispetto per il prossimo cda a cui spetta la decisione, confermo che sara' nominato per il prossimo triennio".
Quindi "è confermato l'impegno e il supporto di De Agostini spa in DeA Capital, con oltre 100 milioni di euro affidati in gestione. Inoltre, anche lato governance, nel consiglio della società siederanno due esponenti degli azionisti del gruppo (Nicola Drago, Carlo Ferrari Ardicini, ndr)", continua.
Da un paio di anni c'è stato un disimpegno dall'Italia con la cessione delle attività della scuola a Mondadori, le slot machine a marchio di Lottomatica al fondo Apollo, i pagamenti di Lis alle Poste e ora la quota di Generali perche' "c'è una revisione strategica del portafoglio in vista del cambio generazionale. Ma ognuna di queste dismissioni, che sono prodromiche a nuovi investimenti, è stata valutata in base a una scelta strategica puntuale che non sottende come fine quello di uscire dall'Italia, anzi. Abbiamo venduto le attività dove non avevamo una posizione di leadership, come l'editoria scolastica, dove l'attività era un unicum e un'alea, come le video lotterie in Italia, o non avevamo scala sufficiente - come i pagamenti di Lottomatica ceduti alle Poste. DeA Capital investe e continua a investire sull'Italia, dove è azionista di 50 aziende, che insieme fatturano oltre 4 miliardi e danno lavoro a 15mila persone. E stiamo investendo ancora, in Italia e in Europa, dove abbiamo aperto nuove sedi e vogliamo sviluppare nuovi fondi immobiliari", conclude.