Deficit, Gentiloni: "Procedure forse con la prossima Commissione Ue"
Il Commissario europeo all'economia ha le idee chiare: "Unione dei mercati capitali? Priorità assoluta e urgente"
Ue, Gentiloni: "Accelerazione molto moderata in corso nell'Eurozona"
Nell'area euro "è in corso un'accelerazione molto moderata dell'attività economica". Lo conferma il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, a margine dell'Eurogruppo a Bruxelles, a due giorni dalle previsioni economiche di primavera, che verranno presentate dopodomani.
Ue, Gentiloni: "Sulle procedure del deficit vedremo se deciderà questa Commissione o la prossima"
A raccomandare l'avvio di procedure per deficit eccessivo nei confronti di un "certo numero" di Paesi membri potrebbe essere la prossima Commissione Europea. Lo dice il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, a margine dell'Eurogruppo. "Adesso vedremo se sarà la nuova Commissione o la Commissione esistente" a raccomandare l'avvio di procedure per deficit eccessivo sulla base dei dati a consuntivo del 2023, "perché i tempi non sono chiarissimi".
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Le decisioni riguardanti le procedure nei confronti di un "certo numero di Paesi, si vedrà quali, saranno prese sulla base dei dati definitivi e saranno annunciate il 19 giugno (qui probabilmente il commissario fa riferimento alla relazione ex articolo 126.3, il primissimo passo della procedura, ndr). Su questa base - continua Gentiloni - io credo ci sarà un percorso di aggiustamento dei bilanci e delle politiche di bilancio molto graduale, molto sostenibile".
Un aggiustamento dunque "molto più graduale e più sostenibile di quello che avremmo avuto davanti a noi con le regole precedenti, ma assolutamente necessario".
"E' chiaro - prosegue - che dobbiamo cercare di mantenere un equilibrio tra investimenti e affrontare, soprattutto per i Paesi ad alto debito, lo squilibrio del debito. Come si riesce a mantenere questo equilibrio? Innanzitutto utilizzando nel migliore dei modi possibili la enorme massa di risorse comuni europee che abbiamo a disposizione, molto spesso proprio nei Paesi ad alto debito. Non c'è una coincidenza perfetta, ma c'è una coincidenza", conclude.
Sulla base dei dati a consuntivo pubblicati da Eurostat, più o meno la metà degli Stati membri ha superato nel 2023 la soglia del 3% nel rapporto deficit-Pil, ben 13: Belgio (4,4%), Repubblica Ceca (3,7%), Danimarca (3,1%), Estonia (3,4%), Spagna (3,6%), Francia (5,5%), Italia (7,4%, il più elevato di tutti), Cipro (3,1%), Ungheria (6,7%), Malta (4,9%), Polonia (5,1%), Romania (6,6%), Slovacchia (4,9%).
Ue, Gentiloni: "Collaborazioni tra gruppi di Paesi su Unione mercati capitali se non c'è il consenso dei 27"
L'Unione dei mercati dei capitali è una "priorità assoluta ed urgente" e, se non si riuscirà a trovare il "consenso" necessario tra i 27, si dovrà procedere mediante "collaborazioni tra gruppi di Paesi", ha dichiarato Gentiloni.
Recentemente il gruppo petrolifero francese Total Energies ha ipotizzato di delistarsi dall'Euronext di Parigi, per andare a quotarsi a Wall Street, dove varrebbe, secondo alcune stime, almeno il doppio (una decisione simile viene valutata anche da Shell, quotata a Londra). "Io condivido - afferma Gentiloni - le opinioni di tanti, tra gli altri ultimamente lo ha detto anche Mario Draghi, che sottolineano questa come una priorità assoluta e urgente. E' proprio per questo che ho detto che, su questa priorità assoluta e urgente, bisogna costruire consenso tra i vari Paesi. E' il lavoro che sta facendo il presidente dell'Eurogruppo; Paschal Donohoe, ma nella consapevolezza che, se poi non si riesce a costruire consenso, ci saranno forme di collaborazione tra gruppi di Paesi che vogliono andare più avanti", conclude.
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La procedura per deficit eccessivo (Edp) ha una procedura molto articolata, che prevede più fasi. Di fatto Gentiloni oggi ha indicato che il 19 gugno prossimo saranno sicuramente presentate le relazioni ex articolo 126.3 del Tfue, la primissima fase della procedura. Per il resto, si vedrà, perché non si è ancora deciso come procedere.
Il comma 3 dell'articolo 126 prevede che "se uno Stato membro non rispetta i requisiti previsti da uno o entrambi i criteri menzionati, la Commissione prepara una relazione. La relazione della Commissione tiene conto anche dell'eventuale differenza tra il disavanzo pubblico e la spesa pubblica per gli investimenti e tiene conto di tutti gli altri fattori significativi, compresa la posizione economica e di bilancio a medio termine dello Stato membro".
Questo passo, che di fatto è propedeutico all'avvio della procedura, è seguito da altri: anzitutto il comitato economico e finanziario formula un parere in merito alla relazione della Commissione. Successivamente, o contestualmente, la Commissione‚ se ritiene che in uno Stato membro esista o possa determinarsi in futuro un disavanzo eccessivo‚ trasmette un parere allo Stato membro interessato e ne informa il Consiglio.
Il Consiglio, su proposta della Commissione e considerate le osservazioni che lo Stato membro interessato ritenga di formulare, decide, dopo una valutazione globale, se esiste un disavanzo eccessivo. Se decide che esiste un disavanzo eccessivo, il Consiglio adotta "senza indebito ritardo", su raccomandazione della Commissione, le raccomandazioni allo Stato membro in questione, "al fine di far cessare tale situazione entro un determinato periodo".