Del Vecchio, il super-yacht di famiglia in vendita per pagare i debiti

Gli eredi del patron della galassia Essilux chiedono al tribunale di poter saldare i creditori attraverso la vendita di beni mobili

di Redazione Economia
Leonardo Del Vecchio
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Delfin, lo yacht di famiglia per pagare i creditori di Del Vecchio. Ma non solo

Gli eredi Del Vecchio alle prese con i creditori del padre. Dopo la presentazione della lista di minoranza per il Cda di Mediobanca in cui Delfin ha depositato una rosa ricolma di “figure tecniche” (ma estranee all’ambito bancario), anche il fronte dell’esecuzione del testamento rimane altrettanto caldo.

Secondo quanto risulta a Milano Finanza, infatti, Luca e Clemente, i due figli più piccoli di Leonardo Del Vecchio, patron della galassia Essilux, avrebbero chiesto al tribunale di Milano l’autorizzazione di vendere alcuni beni mobili per pagare i creditori.

Tra le risorse in prima linea spunta sicuramente lo yacht di famiglia “Moneikos”, imbarcazione di circa 62 metri di lunghezza da cui gli eredi sperano di ricavare una cifra vicina ai 38 milioni di euro. Per ora, però, scrive Mf, l’unica offerta arrivata per ora ammonta a “soli” 22 milioni.

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Ma non è tutto. La vedova di Del Vecchio, Nicoletta Zampillo, a quanto risulta si sarebbe detta disponibile a far ricadere il pagamento delle tasse di successione direttamente sul patrimonio del re dell’occhialeria solo, però, se il resto degli eredi, tra i figli più grandi e quelli più piccoli, sarà dello stesso avviso.

Infine, sul tavolo della famiglia Del Vecchio ci sarebbero anche le proprietà immobiliari di Beaulieu-sur-Mer, in Francia, e quella di Agordo in Veneto. Infatti, secondo quanto si apprende, sia Francesco Milleri, Amministratore delegato di Luxottica, sia il quarto figlio Leonardo Maria vorrebbero trasformare la casa in un luogo aperto in memoria del padre.

Chi sono i cinque consiglieri nella rosa depositata da Delfin

Tornando alla lista per il Cda di Mediobanca, a stupire più di tutti è stato il nome di Lapucci. Come scrive Mf, i nomi sono per larga parte riconducibili alla galabssia Essilux. Grazie a un blocco di partenza di quasi il 30% e rastrellando anche qualche voto aggiuntivo, è molto probabile che Delfin sostenuta anche dall’imprenditore capitolino riesca a piazzare nel nuovo cda tutti i cinque candidati. Ma non solo Delfin, ad essere attesa è anche la lista di Assogestioni.

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